Nuovo obbligo per auto imposto da direttiva Ue appena approvata con importanti conseguenze e costi per tutti

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Nuovo obbligo per auto imposto da dirett

Tutti i veicoli nell'Unione europea dovranno dotarsi di antivirus per proteggersi dagli attacchi esterni. I dettagli dell'importante novità.

La tecnologia a bordo delle auto comporta anche un rischio potenziale di attacchi informatici, come riconosciuto dalla commissione europea. L'esecutivo comunitario ha così adottato un regolamento per standardizzare i sistemi antivirus nei veicoli. Approfondiamo la questione:

  • Cosa comporta la nuova direttiva auto sulla sicurezza della Ue
  • E c'è anche la direttiva sui costi di benzina e diesel

Cosa comporta la nuova direttiva auto sulla sicurezza della Ue

Tutte le auto dovranno equipaggiate con soluzioni antivirus. L'obiettivo è garantire la sicurezza informatica dei veicoli e proteggere i guidatori da potenziali minacce informatiche. La commissione europea mira a stabilire requisiti comuni per il settore automobilistico al fine di prevenire e mitigare gli attacchi informatici alle automobili.

Tutti i Paesi dell'Unione europea e i produttori automobilistici dovranno adeguarsi senza possibilità di deroga o modifiche. Le nuove disposizioni prevedono una revisione del codice di controllo interno dei veicoli per prevenire l'infiltrazione di malware nei sistemi informatici.

L'applicazione dei nuovi regolamenti ha generato un clima di incertezza nel settore. D'altro canto, i produttori automobilistici, pur comprendendo l'importanza di una maggiore sicurezza informatica nei veicoli odierni, sono consapevoli che i nuovi regolamenti richiedono una riconsiderazione di questioni finanziarie e logistiche interne. I sistemi esistenti devono essere modificati e sono richiesti investimenti finanziari che potrebbero aumentare i prezzi di listino delle nuove auto, a discapito degli acquirenti.

Da un lato, questa esigenza mette d'accordo le industrie del software e le case automobilistiche, ma dall'altro solleva dubbi sulla sostenibilità dei costi derivanti dalle modifiche richieste dai nuovi regolamenti approvati dalla commissione europea. Il rischio è che i consumatori ne paghino le conseguenze.

In alcuni casi non sarà sufficiente aggiornare il software esistente, ma sarà necessario riscriverlo. I sistemi di sicurezza delle automobili e le nuove tecnologie sono finalizzati a migliorare la sicurezza a bordo e, in alcuni casi, a ridurre drasticamente il numero di incidenti stradali. Ad esempio, il sistema di frenata automatica di emergenza rappresenta una importante misura per ridurre gli incidenti e i danni alle persone, tanto che negli Stati Uniti diventerà presto obbligatorio su tutti i veicoli.

E c'è anche la direttiva sui costi di benzina e diesel

La seconda direttiva dell'Unione europea riguarda la regolamentazione del consumo dei carburanti. Le misure includono il divieto per i fornitori di carburante di trasferire oltre la metà dei costi ai consumatori finali.

Secondo le proiezioni della International Energy Agency, il prezzo delle quote nel nuovo mercato coinvolgerà un numero sempre maggiore di operatori rispetto al sistema attuale, determinando un aumento della domanda e dunque dei prezzi delle quote in vendita. Succede per via della scarsa disponibilità di società impegnate nella generazione di quote attraverso progetti ambientali che richiedono tempi sempre più lunghi per essere realizzati.

L'aumento esponenziale della domanda potrebbe portare il prezzo per tonnellata di CO2 a 200 euro, equivalente a 53 centesimi per litro di gasolio e 47 centesimi per litro di benzina. Applicando questo incremento ai prezzi medi attuali dei carburanti, la benzina potrebbe raggiungere 2,288 euro al litro, mentre il gasolio arriverebbe a 2,191 euro al litro, al netto di eventuali imposte. Queste prospettive evidenziano la necessità di valutare l'impatto delle nuove normative sui prezzi dei carburanti e l'eventuale ripercussione sull'economia dei consumatori e delle aziende.