Nuovo osservatorio autovelox per tutelare i cittadini ma nel frattempo multe record e nuove regole peggiorative

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Nuovo osservatorio autovelox per tutelar

Con le partenze dei cittadini italiani durante la stagione estiva, i comuni stanno aumentando le entrate derivanti dalle sanzioni emesse tramite gli autovelox.

Nasce il nuovo "Osservatorio Nazionale sulle Sanzioni da Codice della Strada" all'interno del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, come previsto dall'emendamento dei relatori al decreto Pa bis, depositato in commissione Affari Costituzionali della Camera. La finalità dell'osservatorio è sovraintendere alla trasparenza e all'impiego dei proventi delle sanzioni amministrative, nonché monitorare l'utilizzo dei dispositivi elettronici di controllo della velocità.

Esso è autorizzato a valutare le segnalazioni provenienti dalle associazioni dei consumatori e a condurre indagini conoscitive. La presidenza dell'osservatorio sarà affidata a un esperto di riconosciuta competenza nel settore e avrà una durata di 5 anni. Il funzionamento dell'organismo non comporterà alcun nuovo o maggior onere per la finanza pubblica, garantendo così un adeguato utilizzo delle risorse finanziarie esistenti. Vediamo tutti i dettagli:

  • Cosa cambia con il nuovo osservatorio autovelox
  • Autovelox tra multe record e nuove tarature

Cosa cambia con il nuovo osservatorio autovelox

Questo nuovo osservatorio autovelox si occuperà di garantire una gestione trasparente e responsabile delle sanzioni previste dal Codice della strada, assicurando un adeguato utilizzo dei proventi derivanti dalle sanzioni amministrative e controllando l'efficacia dei dispositivi elettronici di controllo della velocità. La sua creazione è un passo significativo verso una maggiore accountability nel settore delle infrastrutture e dei trasporti e contribuirà a garantire un'efficace applicazione delle norme sulla sicurezza stradale.

L'osservatorio autovelox avrà il compito di sovraintendere alla trasparenza e all'utilizzo dei proventi derivanti dalle sanzioni amministrative e al corretto utilizzo dei dispositivi elettronici di controllo della velocità. Sarà anche responsabile della verifica delle segnalazioni presentate dalle associazioni dei consumatori e avrà la facoltà di avviare indagini conoscitive.

Uno degli obiettivi chiave dell'osservatorio è affrontare il fenomeno della "multa selvaggia", che genera entrate fino a 3 miliardi di euro l'anno per i comuni. Una volta operativo, l'osservatorio avrà il compito di monitorare costantemente le sanzioni imposte agli automobilisti, inclusi quelli emessi tramite autovelox, per garantire un utilizzo corretto e responsabile di tali misure.

L'istituzione di questo osservatorio rappresenta un passo verso una maggiore responsabilizzazione e controllo delle sanzioni da Codice della strada, contribuendo a garantire la trasparenza nell'utilizzo dei proventi e un'efficace gestione delle misure per la sicurezza stradale.

Autovelox tra multe record e nuove tarature

Con le partenze dei cittadini italiani durante la stagione estiva, i comuni stanno aumentando le entrate derivanti dalle sanzioni emesse tramite gli autovelox installati sulle principali arterie stradali ad alto traffico. Tale preoccupazione è stata sottolineata da Assoutenti, che ha effettuato un'analisi delle strade frequentate durante i viaggi estivi, identificando una presenza significativa di autovelox.

In questo contesto, le amministrazioni pubbliche fino ad oggi hanno utilizzato autovelox omologati per il rilevamento delle infrazioni. Ma a seguito delle modifiche apportate dal Consiglio dei ministri, l'approvazione degli autovelox richiede solo una procedura semplificata, senza il rigoroso passaggio dell'omologazione previsto dal Codice della Strada. Di conseguenza, potrebbe essere consentito l'utilizzo di strumentazioni che non hanno superato test sul campo certificati e affidabili.

Come indicato da numerosi esperti, il rischio associato a questo cambiamento è un aumento del numero di multe emesse. La ragione risiede nella possibile minore accuratezza nella rilevazione della velocità da parte degli autovelox, in quanto non è più richiesta la rigorosa procedura di omologazione prevista in precedenza.

Potrebbe comportare una maggiore difficoltà per gli automobilisti nel proporre un eventuale ricorso contro le multe ricevute, basandosi su argomentazioni solide e uniformi. Questa modifica potrebbe complicare la gestione delle amministrazioni pubbliche e rendere più complesso il dialogo con i cittadini riguardo a tali sanzioni.