Mentre sono in preparazione nuovi incentivi governativi per l'acquisto di una nuova auto sono già disponibili agevolazioni regionali.
Grazie alla reintroduzione degli incentivi auto in alcune regioni italiane, l'acquisto di veicoli a basse emissioni si presenta come un'opzione più vantaggiosa. Il rinnovo del parco automobilistico italiano, che comprende veicoli ad alto impatto ambientale, trova un percorso anche attraverso i nuovi incentivi concepiti per promuovere l'acquisto di veicoli meno impattanti sull'ambiente.
La volontà è di proporre programmi incentivanti, sia con che senza il meccanismo di rottamazione, con sconti che possono raggiungere un valore massimo di 5.000 euro. Ma facciamo il punto della situazione:
L'intento del governo regionale è orientato alla modernizzazione della flotta circolante in Sicilia, attraverso la riduzione del numero di veicoli inquinanti e il miglioramento della qualità dell'aria urbana. Un obiettivo centrale consiste nell'eliminare dalla circolazione i veicoli classificati come euro 0, euro 1, euro 2 ed euro 3 in base agli standard ambientali.
Gli incentivi riguardano l'acquisto di nuovi veicoli elettrici e ibridi completi con una classe ambientale Euro 6 e possono essere cumulati con l'ecobonus nazionale. La Regione Sicilia fornisce un contributo di 5.000 euro per l'acquisto di veicoli elettrici e di 2.500 euro per l'acquisto di veicoli ibridi completi.
Anche in Piemonte si prospettano novità, soprattutto alla lice di una delle disposizioni anti-inquinamento più discusse dell'Italia. Si tratta della norma votata dalla Regione Piemonte, che prevede il divieto di circolazione dei veicoli diesel Euro 5 in 76 comuni della regione, compresa Torino. Questa normativa, accelerata anche dalla condanna dell'Unione europea nei confronti dell'Italia per la gestione della questione inquinamento, originariamente avrebbe dovuto entrare in vigore solo nel 2025. L'anticipazione di questa norma ha generato un dibattito acceso e controversie e potrebbe portare alla disponibilità di nuovi incentivi per l'acquisto di una nuova auto.
Il governo sta valutando la possibilità di introdurre incentivi focalizzati sulla dismissione di veicoli ad alto impatto ambientale appartenenti alle classi di emissioni Euro 0, 1, 2 e 3, in concomitanza con misure di incentivo che non richiedono la rottamazione. Questi incentivi potrebbero raggiungere l'importo massimo di 5.000 euro, ma sarà necessario compredere in via preliminare quale saranno le risorse da mettere sul tavolo.
Questa riflessione è in parte dettata dal progressivo esaurimento dei fondi assegnati alle auto a motore termico con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 grammi per chilometro, sin dal lancio degli incentivi auto del 2023. Solo gli incentivi per i veicoli elettrici e ibridi plug-in mantengono ancora una disponibilità.
Per i veicoli elettrici, le misure statali prevedono una riduzione di prezzo di 2.500 euro per coloro che optano per la rottamazione e di 1.500 euro per chi invece decide di non rottamare, nel caso di autoveicoli con emissioni rientranti nella fascia 0-20 grammi per chilometro. Per quanto riguarda gli autoveicoli con emissioni comprese tra 21 e 60 grammi per chilometro, gli incentivi prevedono una riduzione di prezzo di 2.000 euro per la rottamazione e di 1.000 euro senza rottamazione.
A livello regionale sono attese ulteriori novità, anche in questo caso strettamente connesse alla disponibilità delle risorse finanziarie, seguendo l'esempio di quanto già messo in atto dalla Regione Lombardia. Quest'ultima ha introdotto una serie di agevolazioni per i suoi residenti, in parallelo con quanto fornito a livello nazionale.
Per poter accedere a questi incentivi, era necessario rottamare un'auto alimentata esclusivamente a benzina fino alla classe Euro 2 inclusa o a gasolio fino alla classe Euro 5 inclusa. Ma era possibile ottenere un beneficio anche senza la necessità di dismettere un veicolo preesistente, se si accetta un contributo ridotto rispetto a quello standard, ma a condizione di acquistare un'auto completamente elettrica o alimentata a idrogeno. La procedura era gestita direttamente dal concessionario.
Le sovvenzioni fornite dalla Regione Lombardia, così come quelle a livello nazionale, variavano in base al tipo di veicolo e alle sue emissioni. Gli incentivi partivano da 4.000 euro per le auto completamente elettriche e potevanoarrivare a 1.500 euro per un veicolo diesel Euro 6D con emissioni di CO2 inferiori a 120 g/km.