Revisione auto 2021 scadenza data, tolleranza e margini se si fa in ritardo. Cosa succede

di Luigi Mannini pubblicato il
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Revisione auto 2021: tolleranza e margini

Revisione auto 2021 scadenza data, tolleranza e margini se si fa in ritardo. Cosa succede

La prima revisione auto 2021 va eseguita quattro anni dopo la prima immatricolazione. Più esattamente entro la fine del mese di immatricolazione del veicolo riportata sulla carta di circolazione. Quelle successive devono essere effettuate con cadenza biennale, entro la fine del mese in cui è stata fatta la revisione precedente. La regola di base prevede che nessuna vettura non sottoposto a revisione possa circolare, neanche per recarsi alla motorizzazione o a un centro revisioni.

E c'è anche una ragione pratica ben precisa: in caso d'incidente con colpa l'assicurazione risarcisce il danno provocato, ma ha il diritto di rivalersi sull'assicurato. Cosa fare allora se ci si trova in questa condizione limite. Quali sono tolleranza e margini se si fa in ritardo?

Revisione auto 2021: tolleranza e margini

C'è una brutta notizia per chi non rispetta i termini per effettuare la revisione auto, obbligatoria ai fini di legge a differenza del tagliando che è facoltativo: non sono previsti tempi di tolleranza oltre la la fine del mese di immatricolazione del veicolo riportata sulla carta di circolazione ovvero quattro anni la prima volta, due anni quelle successive. Dal punto di vista tecnico, la vettura non può circolare.

Chi viene sorpreso alla guida di un'auto senza revisione va incontro a una multa tra 155 e 625 euro. Sempre che no si venga intercettati in autostrada perché in questo caso è applicabile la sanzione del fermo amministrativo della vettura.

La multa diventa ancora più salata nel caso di circolazione senza revisione e con l'auto già sospesa poiché è pari a un importo tra 1.842 e 7.369 euro, oltre al fermo amministrativo per 90 giorni. E se la violazione viene ripetuta, si va incontro al provvedimento finale della confisca dell'auto.

Scadenza revisione auto gpl e metano

Occorre poi ricordare che anche gli impianti a metano e gpl montati sulle auto a motore sono oggetto di collaudo in sede di prima installazione e sostituzione delle bombole controllo anche in sede di revisione periodica. La verifica e l'approvazione sono a cura del dipartimento dei Trasporti Terrestri che rilascia un adesivo da apporre sulla carta di circolazione riportante i dati principali dell'impianto. Naturalmente solo se l'operazione è andata a buon fine.

Per le auto alimentate a metano, in seguito al primo montaggio e relativo collaudo presso la motorizzazione, le bombole vanno controllate ogni 4 o 5 anni, a seconda che siano di omologazione nazionale o internazionale. Nel caso di auto prodotte di seria con l'alimentazione a metano, la targhetta che attesta la validità dei serbatoi è applicata nello sportellino per la carica del carburante.

In caso di mancato aggiornamento della carta di circolazione a seguito di installazione o sostituzione di impianto a metano o gpl, la multa varia da 419 a 1.682 euro con la sanzione accessoria del ritiro della carta di circolazione. Nel caso in cui di circolazione con bombola del metano o gpl oltre la data di scadenza si va infine incontro alla sanzione amministrativa da 84 a 335 euro.