Oggi siamo davanti a un veicolo innovativo, come emerge in maniera evidente dalla prova su strada della tecnologia a tre batterie di Toyota Prius PHEV.
Toyota Prius Plug-In è un'auto elettrificata nello stile della casa automobilistica giapponese che non rispetta in maniera canonica le linee guida generali e segue con una propria filosofia. Di conseguenza siamo davanti a un veicolo con una grande personalità e perfetta da chi preferisce uscire dagli schemi.
Il risultato infatti è un veicolo con l'etichetta Zero della Dgt che si distingue per stile tutto suo e la capacità di mantenere bassi i consumi. Approfondiamo in questo articolo:
Già, perché Toyota Prius Plug-In mostra una peculiarità con cui si distingue rispetto ad altre opzioni presenti sul mercato. L'auto ha tre batterie: una per il gruppo propulsore elettrico e due collegate al tetto apribile. Una delle batterie è destinata anche ad azionare i motori elettrici e può aggiungere nel migliore dei casi e con la sua capacità al 100% un'autonomia extra di 6,1 chilometri.
L'altra batteria ha lo scopo di alimentare i sistemi elettrici dell'auto per sottrarre il consumo elettrico dalla batteria principale. Quando l'auto è ferma, le celle fotovoltaiche ricaricano la batteria per i motori. Durante la guida, la Prius Plug-In ricarica la batteria incaricata di alimentare i sistemi.
Un'auto quasi uguale all'esterno ma ancora più tecnicamente evoluta all'interno. Il frontale ha una forma all'avanguardia. I fari a Led adottano una disposizione orizzontale ed estendono la loro linea superiore per unirsi in una griglia superiore carenata su cui si trova il logo Toyota.
Sotto abbiamo i fari a Led disposti in verticale per le luci di posizione e altre piccole luci per i fendinebbia. Il tutto racchiuso in un connubio di forme aerodinamiche che si sovrappongono e le conferiscono un carattere molto marcato.
Passando alla vista laterale, la Prius conserva quella silhouette distintiva con una carrozzeria compatta in stile berlina con un posteriore aerodinamico con una caduta del tetto molto liscia che termina in un lunotto diviso che lascia il posteriore molto alto.
Toyota Prius era un'auto che potremmo definire innovativa. È stata una delle prime auto ibride sul mercato o almeno è stata la prima prodotta in serie. Toyota aveva registrato i primi brevetti nel 1974 e due anni dopo ha lanciato un prototipo che combinava una turbina a gas con un motore elettrico.
Nel 2008 la Prius ha raggiunto il traguardo di vendere un milione di unità in tutto il mondo. Solo due anni dopo ha raddoppiato quel numero. Le recensioni e lo studio dei particolari del modello in vendita rendono merito al lavoro fin qui svolto.
I cerchi sono molto piccoli per quello a cui siamo abituati sul mercato, con misure in questo caso di 15 pollici con pneumatici larghi 195 mm. L'obiettivo è chiaro: dare la priorità all'aerodinamica rispetto all'estetica.
Nella parte posteriore, l'ultima Prius è diventata più audace con una configurazione di illuminazione che utilizza luci in stile boomerang unite nella parte superiore per coincidere con l'estremità superiore della parte posteriore. Al di sotto non ci sono né grandi diffusori né scarichi.
Quella di Toyota Prius Plug-In è una configurazione molto pulita. All'esterno c'è un pezzo che attira l'attenzione sul resto ed è il tetto apribile. Non si stratta di un tetto panoramico in vetro ma di un tetto di celle fotovoltaiche che intrappolano la luce solare e la convertono in energia elettrica.