Rifornimento diesel e benzina a distributori
Da una parte sono truffati Stato e clienti, ma dall'altra sono provocati danni alle auto coinvolte ed esattamente al motore ovvero la componente più importante e delicata.
Tornano al centro dell'attenzione le truffe ai distributori di benzina e diesel. E lo fanno perché la Guardia di finanza ha condotto una serie di operazioni con cui ha stanato i soliti furbetti. Che poi tanto furbetti non sono perché sono veri e propri criminali.
Da una parte truffano infatti lo Stato e i clienti, ma dall'altra provocano danni alle auto coinvolte ed esattamente al motore ovvero la componente più importante e delicata. Cerchiamo allora di fare il punto su cosa sta succedendo, ma facendo anche presente come fare a capire se si è finiti in un raggiro. Esaminiamo allora:
Il tutto avviene mentre Roberto Cingolani, ministro dell'Ambiente, punta il dito contro gli speculatori che danneggiano imprese e cittadini. Richiede l'introduzione di un prezzo massimo per diesel e benzina a livello europeo.
Assopetroli e Assoenergia, le associazioni che rappresentano le imprese del settore, chiedono invece l'intervento dello Stato per ridurre drasticamente le tasse sui carburanti. Come ha ammesso in parlamento il presidente del Consiglio Mario Draghi, l'Italia è vulnerabile perché sta pagando soprattutto errori storici per non aver diversificato la produzione energetica.
Come fanno notare gli esperti, se l'auto non si avvia subito dopo la partenza, significa che all'interno del serbatoio ci sia la presenza di acqua. Un altro campanello di allarme scatta se sentiamo un rumore sospetto nel momento in cui innestiamo la marcia. Se c'è tanta acqua occorre svuotare (o far svuotare) il serbatoio e pulirlo con attenzione. Come fanno notare dalla Guardia di finanza, il fenomeno rilevato ha un fortissimo disvalore economico e sociale.
Da una parte si danneggia gravemente il bilancio dello Stato e dell'Unione europea per via della rilevante evasione Iva e si arreca al mercato una forte turbativa, mediante la concorrenza sleale operata dai distributori locali e indipendenti che si approvvigionano consapevolmente dalle organizzazioni criminose, a prezzi inferiori ai valori medi praticati alla pompa.
Dall'altra si tratta di un meccanismo che va totalmente a discapito sia degli operatori onesti i quali, non riuscendo a essere competitivi, perdono larghe fette di mercato, sia dei cittadini, i cui risparmi vengono erosi ogni giorno dall'aumento vertiginoso dei prezzi alla pompa a causa del caro-energia e delle frodi che alterano il regolare funzionamento del settore, ora quanto mai strategico.