La regola vale per tutte le auto: dal 15 novembre al 15 aprile di ogni anno vanno montate le gomme invernali e in condizioni straordinarie l'obbligo è prorogabile.
La rotazione stagionale dei pneumatici in base alla stagione invernale o estiva permette di allungare la loro vita, facendoli durare più a lungo. Perché proprio il mantenimento e la conservazione degli pneumatici è una delle questione più delicate di questo periodo. In realtà bastano pochi accorgimenti per conservarle nel tempo. E alcuni di questi sono molto semplici da mettere in pratica, come la pulizia prima della conservazione perché lo sporco è in grado di modificare il composto molecolare della gomma. Ma anche mantenere sempre la giusta pressione anche durante il periodo di non utilizzo. E attezione anche al luogo della conservazione: meglio evitare escursioni termiche elevate. Infine, quando si mettono da parte, è consigliabile impilarli l'uno sull'altro con il lato esterno del cerchio rivolto verso l'alto.
La regola vale per tutte le auto: dal 15 novembre al 15 aprile di ogni anno vanno montate le gomme invernali e in condizioni straordinarie gli enti territoriali possono anche prorogare l'obbligo. Fino a pochi anni fa era in vigore l'obbligo di circolazione con catene a bordo, ma alla luce dei progressi in termini di ricerca e sviluppo, gli pneumatici invernali sono stati equiparati alle catene da neve. È possibile equipaggiare l'auto con pneumatici invernali di qualsiasi misura tra quelle indicate nella carta di circolazione, anche se vengono riportate misure con marcatura M+S (Mud + Snow che tradotto significa Fango-Neve), riservate agli invernali. Per essere considerati tali, le gomme devono essere contraddistinte dalla sgili M&S, MS, M-S o M+S.
Gli pneumatici prodotti dopo il luglio 2012 riportano l'etichetta europea su efficienza energetica, aderenza sul bagnato e rumore. L'efficienza energetica di uno pneumatico si misura attraverso la sua resistenza al rotolamento: minore è la resistenza, più basso sarà il consumo di carburante e quindi l'emissione di anidride carbonica. Il livello di efficienza è indicato in una scala da A a G, dove A esprime la prestazione migliore e G quella peggiore. L'etichetta specifica anche l'aderenza sul bagnato e la rumorosità di rotolamento. Le valutazioni con cui viene stabilito il punteggio non prendono in considerazione le performance su ghiaccio e neve, ma solo quelle su strada bagnata, cosa che rende il giudizio più teorico che reale. Per il Codice della strada non è sufficiente guidare un suv o un mezzo con 4 ruote motrici perché anche le vetture caratterizzate da trazione integrale devono essere equipaggiate con appositi mezzi anti-neve.
Nella valutazione dei costi bisogna includere il montaggio e l'eventuale deposito dell'altro set di gomme, se non si ha spazio in garage o cantina. Il gommista per la sostituzione chiede in media dai 7 ai 15 euro a gomma quando il pneumatico deve essere rimontato sui cerchi esistenti. Il costo si riduce a 15-20 euro complessivi quando il set invernale è già montato su cerchi supplementari. Molte officine offrono la possibilità di tenere i pneumatici in custodia quando ci sono problemi di spazio in casa. Il costo del servizio varia dai 30 ai 50 euro per sei mesi. Non mancano gommisti che offrono questa opportunità a titolo gratuito.