Cosa prevedono le due nuove recenti sentenze su abusi edilizi commessi per possibilità di condoni e ordini di demolizioni
Quali sono le due nuove importanti sentenze su condono, multe e demolizione su abusi edilizi casa? Compiere un abuso edilizio di casa significa realizzare lavori interni o di ristrutturazione della stessa casa che avvengono senza richiesta di relativi permessi edilizi necessari per legge.
L’abusivismo edilizio è un fenomeno che continua ad essere purtroppo molto diffuso nel nostro Paese e proprio per cercare di regolamentarlo al meglio sono diverse le nuove sentenze che si sono espresse in merito.
Il consiglio di Stato si è espresso per un ricorso presentato contro un’ordinanza di demolizione di un manufatto abusivo realizzato in area già sottoposta a vincolo ambientale e, secondo la sentenza del Consiglio di Stato, non si può condonare un abuso edilizio quando l’abuso riguarda costruzioni per cui non è possibile avere la sanatoria perché si tratta di opere realizzate in un’area dove sussistono vincoli ambientali e paesaggistici o in difformità del titolo abilitativo edilizio e non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.
Se le opere realizzate in casa non sono conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni previste agli strumenti urbanistici e vengono costruire in aree già soggette a vincoli, come vincoli paesaggistici o ambientali, allora non può mai essere approvato il condono di un abuso edilizio.
Dunque, per il Consiglio di Stato, un abuso edilizio commesso su un bene sottoposto a vincolo di inedificabilità, sia esso di natura relativa o assoluta, non può essere condonato quando sussistono contemporaneamente le seguenti condizioni:
Per gli abusi edilizi commessi in aree sottoposte a vincolo paesaggistico, il condono può avvenire solo per interventi di minore rilevanza, anche se l’area è sottoposta a vincolo di inedificabilità relativa e gli interventi risultano conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti.
Una nuova recente sentenza della Corte di Cassazione riguarda anche la possibilità di sostituzione della sanzione demolitoria con quella pecuniaria nei casi di abusi edilizi. Si tratta di una possibilità che, però, può sussistere solo se a valutare la sostituzione della demolizione di un’opera abusiva con il pagamento di una multa è l’Amministrazione competente nella fase esecutiva del procedimento, successiva ed autonoma rispetto all'ordine di demolizione, in modo da poter bene valutare se effettivamente si possa evitare la demolizione e prevedere il pagamento di una sanzione pecuniaria.
Precisiamo, però, che la sanzione pecuniaria può costituire una deroga alla regola generale della demolizione degli abusi edilizi solo nei casi di interventi eseguiti in parziale difformità dal titolo edilizio, mentre non è prevista per opere realizzate in totale assenza di permesso di costruire.