Gli aumenti dei tassi di interesse della Bce scoraggiano il mercato immobiliare e non solo per accesso ai mutui: crescono le difficoltà degli italiani per case in affitto
Quali sono le nuove gravi difficoltà per affitti case per inquilini dopo rialzo tassi Bce? La Bce è intervenuta negli ultimi mesi con continui rialzi dei tassi di interesse che solo in questo periodo estivo sembrano esser rimasti fermi, ma che probabilmente dopo l’estate saranno ancora ritoccati e non sembrano prospettare nulla di buono per i cittadini.
Già al momento, la serie di aumenti dei tassi di interesse decisa dalla Bce per contrastare l’inflazione molto alta hanno fatto aumentare notevolmente costi di prestiti e mutui, con mercati in sofferenza, e si tratta di una sofferenza che sta interessando anche gli affitti delle case. Vediamo perché.
Ciò che è emerso dall’indagine è che, tra le famiglie numerose, una su cinque dichiara di non avere i requisiti per l'accesso al credito (il 21,1% del totale), quasi il triplo rispetto al 7,5% della media del campione e percentuali più alte rispetto alla media si registrano anche per le famiglie con figli minori (13,1%) e persone sole under 45 (10,7%).
Si tratta, però, di difficoltà che per molti si stanno ripercuotendo anche sugli affitti di case: sono, infatti, molte le famiglie che prevedono nei prossimi 12 mesi di avere difficoltà a pagare regolarmente il canone di locazione, soprattutto considerando il fatto che per adeguamento all’andamento dell’inflazione, sono tantissimi i proprietari di case che hanno aumentato i canoni di affitto.
La difficoltà di riuscire a pagare l’affitto di casa, che in molte città, soprattutto quelle più grandi, ha raggiunto costi davvero elevati, sta diventando per molti causa di povertà, soprattutto nei casi in cui si verificano cambiamenti all’interno del nucleo familiare, per esempio se aumentano i componenti della famiglia, se fa parte del nucleo familiare una persona con disabilità, ecc.
E le difficoltà economiche dei cittadini rappresentano, d’altro canto, un disincentivo per i proprietari a concedere case in affitto, temendo morosità e insolvenze.
Tuttavia, a fronte dei forti aumenti dei mutui, per Nomisma trovare casa in cui vivere in affitto rappresenta l'unica possibile per il 56% delle famiglie, a causa della mancanza di risorse economiche sufficienti per poter accedere al mercato della compravendita, per un 15% di famiglie la scelta di trovare una casa in affitto rappresenta una situazione temporanea in attesa di arrivare a soddisfare le condizioni per accedere ad un mutuo necessario per comprare casa.
Di fronte alla situazione fotografata da Nomisma, è chiaro che stanno diventando sempre più necessarie soluzioni per aiutare le famiglie che sono costrette a vivere in case in affitto, per evitare rischi di intere famiglie che restano senza un tetto, nonché morosità continue, che non fanno certamente bene né ad inquilini né a proprietari di case.
Secondo alcuni esperti è necessario ormai mettere ormai nuovi sistemi innovativi e soluzioni di sostegno alle famiglie per aiutarle nel mercato immobiliare. Bisogna soprattutto concentrarsi sulla definizione di soluzioni dedicate e una proposta di accesso al credito creata ad hoc sulle diverse condizioni familiari, nonché di nuovi strumenti pubblici di garanzia del credito in modo da sostenere più famiglie possibili nell’accesso al credito.
In quest’ottica emerge chiaramente come sia diventato urgente arrivare all’approvazione definitiva del nuovo decreto affitti che, accanto alle misure principali appositamente pensate per affitti brevi di case, dovrebbe prevedere anche nuovi incentivi e aiuti, sia livello locale che nazionale, per sostenere chi vive in affitto, e non solo sulla scia di quanto fatto in questi ultimi anni con i bonus affitti comunali per contribuire ad aiutare cittadini e famiglie nel pagamento del canone di locazione.