Ancora importanti e concreti passi verso nuovo grande condono edilizio nazionale e sanatorie abusi edilizi

di Marianna Quatraro pubblicato il
Ancora importanti e concreti passi verso

Quali sono i nuovi passi compiuti verso la definizione di un nuovo condono nazionale e nuove sanatorie per abusi edilizi

Quali sono gli ulteriori importanti e concreti passi verso nuovo grande condono edilizio nazionale e sanatorie abusi edilizi? Quando si verifica un abuso edilizio, cioè si realizza un’opera senza permesso di costruire o altro titolo edilizio obbligatorio, per evitare sanzioni e demolizioni bisogna sanarlo.

Per sanare un abuso edilizio si deve presentare apposita richiesta al Comune di competenza ma, stando a quanto previsto dalle leggi attuali, ci sono anche nuove sanatorie automatiche, che scattano cioè senza necessità di richiedere alcuna sanatoria e il governo si dice propenso a lavorare su ulteriori nuove sanatorie e condoni. E recenti novità lo dimostrano. 

  • Gli ulteriori concreti passi verso un grande condono edilizio nazionale e sanatorie abusi edilizi
  • Nuovo condono nazionale e sanatorie per abusi edilizi possibili in arrivo

Gli ulteriori concreti passi verso un grande condono edilizio nazionale e sanatorie abusi edilizi

Nelle ultime settimane sono stati compiuti nuovi e importanti passi concreti verso un nuovo grande condono nazionale e la definizione di nuove sanatorie per abusi edilizi, a partire dalla proposta di nuove sanatorie e condoni per case singole e villette.

Fratelli di Italia ha, infatti, proposto una nuova sanatoria e condoni di case abusive al mare per modificare la legge in vigore per condonare le case costruite dopo il 1976 entro 150 metri dal mare.

Dunque, la nuova proposta potrebbe far saltare sia il divieto di edificazione a 150 metri dal mare e sia il divieto di sanatoria, per cui sarebbe possibile introdurre una nuova sanatoria per abusi edilizi su ville molto vicine al mare.

Novità e modifiche per abusi edilizi e relative sanatorie e condoni potrebbero arrivare anche dall’aggiornamento del catasto. Come confermano le ultime notizie, l’Ue avrebbe chiesto all’Italia di rivedere il catasto nella nuova Manovra Finanziaria con adeguamento di valore catastale e valore di casa che, secondo l’Ue, dovrebbero essere uguali, cosa che avrebbe conseguenze, negative, sulle tasse sulle case, che si alzerebbero.

Probabilmente, però, l’Italia non interverrà sul catasto con una revisione delle tasse ma potrebbe rivedere il catasto portando avanti la riforma che era stata avviata dall’ex governo Draghi. Entrando più nel dettaglio, le novità previste dalla riforma del catasto dell’ex governo Draghi prevedevano: 

  • potenziamento degli strumenti a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per mappare e censire gli immobili sconosciuti;
  • ricalcolo delle rendite catastali, cioè dei valori attribuiti agli immobili e che sono base di calcolo di tasse, sulla base di diversi elementi, come superficie dell’immobile, numero di vani, posizione in cui l’immobile si trova, ecc;
  • attribuzione ad ogni immobile del valore patrimoniale e una rendita attualizzata sui valori normali espressi dal mercato;
  • nuovi meccanismi di aggiornamento periodici delle rendite catastali in base alle oscillazioni del mercato di riferimento;
  • agevolazioni per gli immobili di interesse storico o artistico per costi di manutenzione e conservazione;
  • modifiche per gli Omi, prezzi di mercato divisi per zone, e consultazione nell’accesso alla banca dati catastale.

Nuovo condono nazionale e sanatorie per abusi edilizi possibili in arrivo

Il nuovo condono edilizio per abusi edilizi che potrebbe essere approvato a livello nazionale si prospetta come un provvedimento relativamente circoscritto solo a determinate tipologie di abusi. In particolare, il nuovo condono edilizio nazionale potrebbe scattare solo nel caso se l’abuso è stato commesso in assenza di vincoli relativi ad un titolo abilitativo o se l’abuso interessa un immobile situato in una particolarmente difficile da un punto di vista ambientale.

Le condizioni specifiche che prevedono la possibilità di un nuovo condono edilizio nazionale per abusi sono le seguenti:

  • se le opere sono state realizzate in assenza di un titolo edilizio ma nel rispetto di prescrizioni urbanistiche;
  • se i lavori realizzati hanno danni limitati come conseguenze;
  • se le costruzioni risalgono a prima della imposizione del vincolo.
  • se si tratta di opere minori che non riguardano aumento di superficie;
  • se si tratta di costruzioni con concessioni da parte della Autorità.
Non solo nuovo condono edilizio: le intenzioni del governo sono anche quelle di definire nuove sanatorie per abusi edilizi dopo diverse nuove sanatorie già al via quest’anno, molte delle quali automatiche e gratis e applicabili solo per piccole difformità edilizie. 

La prima sanatoria edilizia automatica e gratis per abusi edilizi è quella che permette di sanare un abuso edilizio realizzato entro il limite della tolleranza del 2% nei casi di mancato rispetto dell'altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie rispetto alle misure previste nel titolo abilitativo. La tolleranza del 2% deve risultare tra progetto e stato di fatto dell’opera, rapportando la cubatura del progetto a quella reale dei luoghi e vale solo per piccole difformità edilizie.

Altra sanatoria automatica che scatta per costruzioni e lavori non dichiarati in casa è quella relativa agli abusi edilizi che non violano la disciplina urbanistica ed edilizia e non pregiudicano l'agibilità dell'immobile.

Inoltre, nel caso di piccoli abusi edilizi si può ricorrere anche alla sanatoria che prevede, come sentenziato dalla Corte di Cassazione, la sostituzione della sanzione demolitoria con quella pecuniaria, possibilità valida solo se a valutare la sostituzione della demolizione di un’opera abusiva con il pagamento di una multa è l’Amministrazione competente nella fase esecutiva del procedimento, successiva ed autonoma rispetto all'ordine di demolizione.

La sanzione pecuniaria al posto della demolizione di abusi edilizi in case singole non è mai prevista per opere realizzate in totale assenza di permesso di costruire. Se la legge non permette di mettere a norma la struttura realizzata illecitamente in casa singola, si procede con la demolizione della veranda.