La revisione dei tempi di pagamento del Tfr-Tfs si prepara ad arrivare alla Corte di Giustizia: attesa nel frattempo nuova legge dal Parlamento
Dopo la sentenza della Corte di Costituzionale che si è finalmente espressa sulla illegittimità del pagamento differito del Tfr-Tfs ai lavoratori statali, dichiarando anticostituzionale i lunghi tempi di liquidazione del Trattamento ai dipendenti pubblici al momento della cessazione del rapporto di lavoro, si attende la legge ufficiale per la trasformazione della sentenza sul pagamento del Tfr-Tfs e l'eventuale passaggio in Corte di Giustizia ma sulle regole per Tfr-Tfs c'è una speranza ora subito a luglio-agosto.
E’ necessario muoversi, infatti, rapidamente e concretamente per la revisione di modalità e tempi di pagamento del Tfr-Tfs, considerando che ancora adesso chi chiede il proprio Tfr-Tfs per raggiungimento dei requisiti pensionistici deve aspettare anni per ricevere somme di cui potrebbe aver bisogno subito.
I tempi attuali di pagamento del Tfr-Tfs agli statali variano in base al motivo di cessazione del rapporto di lavoro e sono generalmente di 12 mesi per cessazione del rapporto di lavoro per raggiungimento dei requisiti per andare in pensione e 24 mesi per cessazione del rapporto di lavoro per dimissioni volontarie.
Ma per avere l’intero importo del proprio Tfr-Tfs i tempi sono cambiano anche in base all’importo da liquidare e il pagamento può avvenire:
Sia banche che Inps applicano, però, tassi di interessi sugli importi spettanti richiesti: le banche sfiorano il 5% in alcuni casi, l’Inps si ferma all’1% ma comunque si tratta di un onere che il lavoratore deve pagare su un trattamento che dovrebbe in realtà ricevere senza alcuna detrazione, considerando poi che sulla liquidazione del Tfr-Tfs ci sono già tasse da pagare.
E proprio per velocizzare i tempi di pagamento dell’anticipo del Tfr-Tfs ai lavoratori statali proprio ora, a luglio-agosto, il governo discute e discuterà con le banche per capire se e come liquidare i trattamenti più rapidamente e senza interessi tramite le banche.
L’intenzione sarebbe quella di confermare il sistema di pagamento dell’anticipo del Tfr-Tfs da parte delle banche, ma senza costi per i lavoratori e con gli interessi del tutto a carico dello Stato. Si pensa, però, che questa soluzione possa essere limitata solo ai dipendenti pubblici con redditi più bassi e non a tutti.