Banche a rischio fallimento Bail in
Banche solide e banche a rischio fallimento: la situazione aggiornata sulla base degli ultimi report.
Anche nei prossimi mesi di maggio e giugno l'attenzione per il sistema delle banche italiane è alta. Da una parte i risparmiatori sono alla ricerca di quelle più solide e meno a rischio fallimento. Dall'altra la questione si interseca inevitabilmente con le migliori proposte di conti correnti. E in questo contesto si moltiplicano le analisi e gli studi alla ricerca delle soluzioni più affidabili. Più facile a dirsi che a farsi alla luce di un mercato che, mai come in questo periodo, è instabile e incerto.
Ed è perciò interessate la nuova analisi dell'Università Bocconi per L'Economia del Corriere sulla base dei bilanci 2016. La prima graduatoria sulla stabilità delle banche è stilata sulla base del Cet1 ovvero del rapporto fra il capitale di qualità e le attività ponderate per il rischio, dai crediti alle partecipazioni:
Il secondo elenco sulla solidità delle banche tiene invece conto del Total capital ratio, il rapporto fra il patrimonio totale e le attività ponderate per il rischio, dai crediti alle partecipazioni:
In questo contesto di banche solide e banche a rischio fallimento, la gestione dei conti correnti bancari diventa comunque meno onerosa. Bankitalia rileva come la spesa effettiva di gestione di un conto corrente rappresentativo sia stata mediamente pari a 85 euro nel periodo 2010-2015 e a 77 euro nel 2015, ultimo anno di osservazione. La spesa di gestione è diminuita quasi senza interruzione tra il 2010 e il 2015, in media del 3,4% l'anno. La contrazione è attribuibile in gran parte alla diminuzione degli oneri fissi e ai minori canoni annui. Vi ha contribuito anche il calo degli oneri variabili, che riflette soprattutto la diminuzione del costo medio unitario delle operazioni. Quest'ultimo effetto, si legge ancora nel documento, ha più che bilanciato l'aumento del costo medio dovuto alla crescita dell'operatività della clientela.
Nel quinquennio, prosegue la Banca d'Italia, le spese effettive di gestione riferibili ai conti di più recente apertura si sono ridotte più della media. Ciò riflette soprattutto la diversa composizione del paniere di servizi bancari utilizzati in questi conti; vi contribuiscono anche offerte commerciali vantaggiose per acquisire nuova clientela. Nel periodo di osservazione, infine, l'Isc - l'Indicatore sintetico di costo - risulta significativamente superiore alla spesa effettiva media (157 contro 85 euro). Anche le variazioni dei due indicatori risultano non strettamente collegate.