Bancomat clonato e rimborso somme rubate
La primissima cosa da fare nel caso di clonazione bancomat è bloccare la carta per evitare che il truffatori effettui pagamenti e prelievi a ripetizione. Ma non solo.
Il rischio di avere tra le mani un bancomat clonato è molto alto perché basta realmente poco per cadere in questa trappola. È infatti sufficiente che il truffatore installi un dispositivo nello sportello in cui si effettua il prelievo e punti una piccola telecamere verso la tastiera per la digitazione del pin e il gioco è fatto. E solo un occhio attento e ben consapevole riesce a capire come riconoscere bancomat clonato. Come riferiscono le cronache locali, il fenomeno della clonazione è molto diffuso ed è necessario adottare tutte le cautele del caso, ma soprattutto sapere cosa fare quando ce si accorge del problema, magari perché qualcuno ha effettuato un prelievo dal nostro conto a 100 chilometri di distanza.
Senza alcuna esitazione, la primissima cosa da fare nel caso di clonazione bancomat è bloccare la carta per evitare che il truffatori effettui pagamenti e prelievi a ripetizione. Per farlo è sufficiente contattare la propria banca, ricordando come nella maggior parte dei casi sia presente un numero verde per questo tipo di segnalazione. In seconda battuta è indispensabile presentare denuncia al commissariato di polizia o alla stazione di carabinieri. Oltre che un dovere civico e per consentire l'avvio delle indagine alla ricerca del responsabile, si tratta di un passaggio inevitabile per ottenere successivamente il rimborso da parte dell'istituto di credito.
Condizione fondamentale per far valere le proprie ragioni è l'attenta conservazione del bancomat e del pin. Quest'ultimo è l'acronimo di personal identification number ed è il codice generalmente di cinque cifre che distingue ciascun bancomat da tutte le altre e consente di pagare e prelevare contante. Viene inviato o consegnato in busta sigillata e va tenuto segreto. Tanto per intenderci, non va in alcun caso scritto sul bancomat e in caso di smarrimento va attivata la procedura prevista in questi casi dall'emittente della carta. La banca parla chiaro: bisogna attivarsi subito per bloccare la carta e segnalare il furto o la perdita del pin.
Il caso del bancomat clonato non va confuso con quello del bancomat smagnetizzato, le cui cause e i successivi rimedi per ripristinare la situazione originaria sono ben diversi. Il pos è invece l'apparecchio che consente l'utilizzo del bancomat nei negozi. L'acronimo vuol dire point of sale e si tratta di un terminale collegato al centro che autorizza le transazioni mediante linea telefonica. Il bancomat viene rilasciato al titolare di un conto corrente bancario e la spesa viene addebitata sul conto nel momento stesso nel quale si effettua il pagamento o si preleva contante.
Nati per consentire il prelievo di contante anche quando le banche sono chiuse, i bancomat sono stati via via abilitati per molte altre operazioni, dalla visualizzazione dell'estratto del conto corrente alle ricariche telefoniche, oltre che per il prelievo di contante e il pagamento, sia in Italia che all'estero. E di conseguenza hanno attirato le attenzione dei truffatori con metodi sempre più raffinati per il furto o la più subdola clonazione.