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Cosa prevede la nuova legge Ue che si prepara ad aumentare le bollette del gas: le iniziative europee a favore di clima e ambiente
Quanto si preparano ad aumentare le bollette del gas per tassa Ue insieme ad obbligo ristrutturazione casa, cucine induzione, cambio caldaie e pannelli solari? Ancora passi dell’Ue a favore dell’ambiente e per preservare il nostro clima: dopo le diverse leggi e direttive già approvata, arriva un’altra novità che, pur essendo vantaggiosa per l’ambiente, poco lo sarebbe per le tasche degli italiani. Vediamo di seguito cosa prevede.
La novità rischia, infatti, di portare a bollette di luce e gas più alte già a partire dal 2027. Secondo la nuova proposta di legge Ue, dal 2027 dovrebbe partire in tutti i Paesi Ue un secondo sistema di scambio di quote di emissione per gli edifici e il trasporto su strada, che porterà ad aumenti dei prezzi dei combustibili fossili per il riscaldamento e i mezzi di trasporto.
Tuttavia, secondo gli esperti, l’aumento del prezzo dei combustibili fossili come gas per riscaldamento, benzina e diesel nel nuovo mercato del carbonio dell’Unione europea potrebbe, infatti, essere superiore ai 45 euro annunciato dalle istituzioni Ue, con importanti impatti sui pagamenti per i cittadini.
La nuova legge che potrebbe portare a forti aumenti delle bollette del gas si affianca a novità già decise dall’Ue e sempre a favore dell’ambiente, dall’obbligo di ristrutturazione casa, all’installazione di cucine induzione, all’obbligo del cambio delle caldaie a gas, all’installazione di pannelli solari.
E’ stata già approvata la legge Ue per la ristrutturazione obbligatoria delle case per ridurre le emissioni inquinanti delle case italiane e garantire maggiore efficientamento energetico, con l’obiettivo entro il 2030, di avere tutti gli immobili sia residenziali e sia non residenziali con classe energetica E.
Secondo quanto previsto dalla nuova legge europea, l’obbligo di ristrutturazione varrà per tutte le case e gli edifici di classe inferiore a E ed entro il 2023 tutti gli edifici e le case di classe energetica inferiore a E, cioè F e G, dovranno essere ristrutturati per migliorare la propria classe energetica e ridurre, quindi, le proprie emissioni inquinanti.
I passaggi previsti dalla nuova direttiva europea sono i seguenti:
Le cucine a induzione non usano il gas come combustibile per generare una fiamma che riscalda pentole e padelle ma hanno una superficie costituita da una lastra uniforme in vetroceramica, al di sotto della quale sono posizionate una serie di bobine, poggiate su un nucleo di ferrite. Quando si attiva un fuoco della piastra a induzione, una corrente elettrica attraversa le bobine, generando un campo magnetico che riscalda la pentola posizionata sopra il fornello e relativo contenuto.
Grazie a questo meccanismo, i fornelli dei piani a induzione si scaldano molto velocemente, permettendo così di portare l’acqua a ebollizione in minor tempo, e di cucinare più velocemente, in generale, raggiungendo la temperatura desiderata per una determinata cottura e questo riduce sensibilmente i tempi di cottura nonché il dispendio di energia.
L’Ue ha anche approvato un’altra direttiva che prevederebbe l’obbligo di sostituzione delle caldaie a gas per arrivare a superarle del tutto in qualche anno, visto che si tratta di impianti inquinanti. Il limite temporale fissato è il 2029.
La scomparsa delle caldaie a gas sarà, infatti, progressivo: il primo step potrebbe avvenire tra il 2025 e il 2026, quando non saranno più disponibili i relativi incentivi che saranno, invece, esclusivamente rivolti all’installazione di tecnologie alternative e alla sostituzione dei vecchi impianti, fino ad arrivare al 2029, data limite per lo stop alla vendita sul mercato delle caldaie autonome alimentate a fonti fossili.
Altra intenzione già annunciata dall'Ue è quella di rendere obbligatori i pannelli solari per tutti gli edifici pubblici e commerciali dal 2026 in poi, superata una specifica metratura, ed entro il 2030 obbligatori per tutti gli edifici residenziali.
L’obiettivo dell’Ue è raddoppiare la capacità fotovoltaica europea e installare 600 nuovi gigawatt entro il 2030, un progetto che sarà a tappe, come annunciato, per cui: