Bollette luce 2022 come leggere le varie voci di spesa, cosa significano e capire davvero

di Luigi Mannini pubblicato il
Bollette luce 2022 come leggere le varie

Bollette luce 2022 come leggere le varie voci di spesa, cosa significano e capire davvero

Dal primo luglio 2022 sarà obbligatorio il passaggio al mercato libero dall’attuale servizio di tutela per energia e gas e negli ultimi periodi di sono registrati forti aumenti dell’energia elettrica suscitando non poche polemiche e proteste da parte dei consumatori. In realtà, stando alle ultime notizie, il costo reale resta basso rispetto agli oneri che, invece, continuano ad aumentare.

Per evitare di incorrere in prezzi esagerati, si potrebbe cambiare fornitore anche approfittando del passaggio da servizio di tutela a mercato libero ma è probabile che al termine del periodo iniziale di promozione anche in tal caso i prezzi tornino a salire. Come orientarsi nella lettura delle bollette della luce per capirne voci di spesa e costi?

Bollette luce 2022: regole per leggere voci di spesa e quali sono

Qualsiasi sia il proprio fornitore, è bene specificare che le bollette della luce riportano tutte le stesse voci e seguono, dunque, le stesse regole di lettura. Vediamo, dunque, quali sono le voci di spesa riportate sulle bollette della luce.
La prima pagina della bolletta riporta i dati del contratto, i dati identificativi dell’intestatario della fornitura elettrica, tipologia contrattuale pattuita. In particolare, i dati riportati sono:

  1. numero di utenza o numero cliente;
  2. codice POD, punto di prelievo dell’elettricità, che indica con esattezza il luogo geografico dove avviene la fornitura del servizio elettrico;
  3. codice fiscale del cliente;
  4. periodo di fatturazione, totale da pagare e relativa data di scadenza della fattura;
  5. tipologia di pagamento, se cioè si paga tramite bollettino postale o domiciliazione bancaria su conto corrente;
  6. tipologia di cliente, se domestico residente o domestico non residente;
  7. potenza impegnata e potenza disponibile;
  8. tensione di fornitura monofase.
L’importo della bolletta della luce è risultato dei servizi di vendita, la cui quota è suddivisa in una fissa, costo di commercializzazione, vendita e dispacciamento, e un costo variabile proporzionale ai consumi reali dell’utente.

A seguire sono riportate in bolletta le voci di spesa per l’energia che sono suddivise in:

  1. prezzo dell’energia, costo per l’acquisto di energia e include le perdite sulle reti di trasmissione e di distribuzione;
  2. prezzo di commercializzazione e vendita, spese di gestione degli utenti sostenute dal fornitore;
  3. prezzo del dispacciamento, costo sostenuto dal fornitore perché l’energia immessa sulla rete corrisponda esattamente a quella consumata ;
  4. prezzo di perequazione dell’energia, che per chi è ancora nel servizio di maggiore tutela corrisponde alle spese di acquisto e dispacciamento sostenute dall’Acquirente unico e da coprire.
Insieme a queste spese e alla quantità di energia effettivamente consumata dal cliente, a contribuire all’importo finale della bolletta della luce vi sono, chiaramente, anche gli oneri.

Gli oneri riferiti all’elettricità sono quelli legati alle spese sostenute per lo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse; incentivi alla produzione delle energie rinnovabili; promozione dell’efficienza energetica dove sono presenti ancora impianti nucleari; finanziamento di ricerca e sviluppo e delle tariffe speciali per i destinatari del bonus elettrico; le tariffe speciali per le Ferrovie dello Stato; compensazioni per le società elettriche minori.

Senza dimenticare Iva, la cui aliquota è del 10% per gli utenti domestici, del 22% per gli altri, e le accise sull’energia consumata fissate in misura uguale per ogni tipo di utenza e contratto prescelto

Bolletta della luce: come capire i consumi

I dettagli di consumi e letture sono riportati sul retro della bolletta della luce del Servizio Elettrico Nazionale e dipendono dalle cosiddette fasce che sono:

  1. fascia F1, valida dalle 8 alle 19, da lunedì a venerdì, e che è la più cara;
  2. fascia F2, valida dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23 da lunedì a venerdì e tutta la giornata del sabato fino alle 23;
  3. fascia F3, valida dalle 23 alle 7 del mattino da lunedì a venerdì, il venerdì dalle 23 alle 24, il sabato dalle 23 e tutti i giorni festivi (la domenica, l’1 ed il 6 gennaio, il 25 aprile, il 1 maggio, il 2 giugno, il 15 agosto, l’1 novembre e l’8, il 25 ed il 26 dicembre).
Sulla bolletta vengono riportati i consumi precisi, in base alle fasce orarie, effettuati dall’utente ma anche il consumo annuo per fasce, rilevato dalle letture e fatturato, dato che permette all’utente di verificare i propri consumi dell’anno.