Bolletta della luce troppo alta, cosa controllare
Il rischio di ricevere una bolletta elettrica troppo elevata è in questo periodo maggiore rispetto al passato per via della rimodulazione delle tariffe.
Mai sottovalutare il rischio di ricevere una bolletta della luce "pazza". Una di quelle con calcoli sbagliati e dunque con un importante superiore a quello reale. Anzi, proprio in questo periodo di revisione degli importi, naturalmente verso l'altro, le possibilità di errore sono ancora più frequente. Ricordiamo quindi che oggetto di errori sono soprattutto i conguagli. Approfondiamo in questo articolo:
Bolletta della luce troppo alta, cosa controllare
Come contestare bolletta elettrica con consumi non reali
Nel caso di ricezione di una bolletta della luce troppo alta bisogna verificare che la tariffa applicata sia quella corrispondente alla reale, anche oggi che siamo transitati nel mercato libero. Mai trascurare i dettagli ovvero le apparentemente insignificanti voci.
Pensiamo ad esempio all'applicazione della tariffa per non residenti anche a residenti o a quelle non per non uso domestico. Se non sono applicati i corretti parametri, la spesa finale è ovviamente più alta.
Il consiglio è di verificare il periodo di tempo stabilito per l'autolettura, controllare sul display del contatore i kWh consumati, annotare il codice cliente e contattare il fornitore per regolarizzare la propria posizione e ricevere quindi una bolletta elettrica fedele ai consumi della luce.
E poi, i consumi sono davvero quelli effettivi? Per farlo occorre contattare la società di gestione, anche telefonicamente per una comunicazione più rapida, utilizzando uno dei numeri indicati nella bolletta. In ogni caso è sempre utile comunicare l'autolettura nei tempi indicati per evitare sorprese.
Cosa fare quindi se sono stati inseriti importi precedenti che non vanno pagati perché caduti in prescrizione e dunque non esigibili. Ricordiamo che il tempo di prescrizione nel caso dell'utenza dell'energia elettrica è di 2 anni dalla data di emissione della fattura. Indispensabile allora controllare il periodo a cui si riferisce la bolletta e se l'addebito è irregolare occorre inoltrare un reclamo scritto con una raccomandata con ricevuta di ritorno.
Non c'è solo il conteggio sbagliato dei consumi da pagare perché vanno messi in conto anche i casi del costo di servizi non richiesti o di una bolletta elettrica già pagata. Come s può contestare?
La prima cosa da fare è rivolgersi alla società che gestisce il servizio, segnalare l'errore di fatturazione e procedere con un reclamo. Deve essere scritto e con l'indicazione di nome e cognome, indirizzo di residenza, codice cliente e codice POD ovvero il codice alfanumerico di 14 o 15 caratteri assegnato all'utenza elettrica, spiegazione del problema, numero della bolletta. Se la bolletta è già stata pagata bisogna allegare la ricevuta di pagamento.
Terminata questa procedura occorre aspettare in quanto la società a cui è stato inoltrato il reclamo ha 40 giorni per rispondere dopo aver effettuato le modifiche del caso. Se riconosce l'esistenza di un problema ovvero di aver addebitato nella bolletta della luce o del gas un importo errato, ha 90 giorni di tempo per il ricalcolo e l'eventuale rimborso nel caso in cui la somma sia già stata saldata.
Un altro modo per contestare la bolletta elettrica troppo alta è rivolgersi al servizio di conciliazione di Arera. L'intera procedura viaggi via web ovvero senza la necessità di ricorrere a un tribunale. Gestito dall'Acquirente unico per conto della stessa Autorità per l'energia, le reti e l'ambiente, con pochi click si avvia la procedura.
Dal punto di vista pratico occorre registrarsi al sito dello Sportello per il consumatore di energia, presentare la domanda con tanto di documenti da allegare e attendere la convocazione che deve avvenire entro 30 giorni con la procedura che si conclude entro 90 giorni dalla presentazione della istanza. Il ricorso può avvenire solo dopo la presentazione di un reclamo che non ha prodotto alcun effetto. L'accordo attraverso Arera è vincolante: ha valore legale e i termini non possono essere disattesi.