Di quanto aumentano tariffe bollette, benzina, cellulari e aiuti statali per contenere rincari

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Come aumentano tariffe dei cellulari, bollette, benzina nel 2023: motivi e quali sono le misure del governo per contrastare tali aumenti

Di quanto aumentano le tariffe dei cellulari, bollette, benzina nel 2023 e aiuti statali per contenere rincari? L'aumento dell'inflazione, e il peggioramento generale dell'economia, sta colpendo ogni aspetto della vita quotidiana, relativamente ai prezzi che continuano a salire. L'aumento del caro vita riguarda, infatti, non solo il carrello della spesa ma anche, e soprattutto, voci come bollette telefoniche, bollette di luce e gas, carburanti.

Vediamo gli aumenti che potrebbero ancora prospettarsi ed eventuali misure disponibili per arginare i rialzi.

  • Di quanto aumentano le tariffe cellulari e aiuti per contenere rincari
  • Aumento bollette luce e gas 2023 e aiuti statali per contenere rincari
  • Quanto aumenta la benzina nel 2023 e aiuti contro rincari

Di quanto aumentano le tariffe cellulari e aiuti per contenere rincari

Anche la bolletta del telefono aumenterà: se finora il settore della telefonia non è stato colpito dall’andamento dell’inflazione, tra un pò le tariffe telefonica si preparano ad aumentare e i primi operatori ad aver annunciato rincari sono stati Tim e WindTre, che hanno comunicato l’adeguamento dei piani tariffari in relazione alle valutazioni dell’Istat, a partire dal 2024, quando i nuovi contratti diventeranno operativi.

Si tratta, come comunicato dalle aziende, di un nuovo riassetto dovuto alla necessità di compensare i costi di produzione a causa delle attuali condizioni strutturali di mercato. I nuovi rincari potrebbero interessare anche gli attuali clienti, se gli operatori decidessero di attuare una modifica unilaterale del contratto.

Tim ha annunciato eventuali aumenti per adeguamento su base annua dei prezzi all’andamento dell’inflazione di 3,5 punti percentuali, precisando che l’aumento non potrà superare il valore del 10% dell’offerta stessa e che gli aumenti ci saranno da aprile 2024, in base l’indice di inflazione calcolato dall’Istat per il 2023. 

Considerando, dunque, un Ipca (indice dei prezzi al consumo, che quantifica l’inflazione) del 6,5% ci sarà un aumento del 10% che, per un’offerta da 10 euro, si tradurrà in 1 euro, facendo così salire l’aumento a 11 euro al mese.

Anche WindTre ha annunciato aumenti entro il primo trimestre dell’anno di importo percentuale pari alla variazione dell’indice nazionale dei prezzi al consumo Foi rilevata da Istat ad ottobre 2023, o comunque pari almeno al 5% se tale variazione fosse inferiore a questa percentuale. Ciò significa che per un’offerta di 10 euro, nel caso di un tasso di inflazione inferiore al 5%, l’aumento sarebbe di 50 centesimi, arrivando così a 10,50 euro, considerando invece il Foi attuale, di 11,5 punti percentuali superiore rispetto al 2021, l’aumento sarebbe di 1,50 euro.

Iliad ha, invece, già escluso aumenti mentre Vodafone non ha ancora comunicato nulla. In ogni caso, per far fronte agli aumenti delle bollette del telefono non sono stati al momento definiti specifici aiuti statali per contenere i rincari.

Aumento bollette luce e gas 2023 e aiuti statali per contenere rincari

Certo è ancora l’aumento delle bollette di luce e gas nel 2023: dopo gli ultimi mesi del 2022 veramente horribilis per i cittadini italiani alle prese con bollette di luce e gas alle stesse, si preannunciano ulteriori aumenti ma anche nuovi aiuti statali per contenere i rincari.

Con la nuova Manovra Finanziaria 2023, il governo Meloni ha, infatti, confermato il bonus luce e gas per contenere i rincari, che agirò direttamente con sconti in bolletta per cittadini e famiglie che soddisfano specifici requisiti Isee e allargando tale requisito. Se, infatti, oggi il bonus luce e gas vale per chi ha un Isee entro i 12mila euro, dal 2023 sarà riconosciuto a chi ha un Isee entro i 15mila euro. 

Quanto aumenta la benzina nel 2023 e aiuti contro rincari

Nel 2023 continueranno a salire anche i prezzi dei carburanti. Al momento, dal primo al 31 dicembre 2022 l’accisa sulla benzina sale da 478,40 euro per 1.000 litri a 578,40 euro con l’aumento alla pompa che è di 10 centesimi al litro, mentre l’accisa sul diesel sale da 367,40 euro per 1.000 litri a 467,40 euro, con un aumento sempre di 10 centesimi al litro. Infine per il Gpl, il valore passa da 182,61 euro a 216,67 euro per 1.000 litri.

Il taglio delle accise di 18,5 centesimi dal primo dicembre 2022 riporta i prezzi dei carburanti vicino la soglia dei 2 euro al litro, soprattutto per quanto riguarda la quotazione del diesel e la benzina dovrebbe costare circa 1,9 euro al litro, mentre il prezzo del Gpl sale di 2,3 centesimi al litro, per il costo di un pieno di circa 5 euro in più. 

Secondo quanto annunciato dal governo Meloni con la nuova Manovra Finanziaria, gli aiuti statali per contenere i rincari si ridurranno perché si abbassa il taglio delle accise sui carburanti e questo rischia di far aumentare ancora i costi dei carburanti per gli automobilisti.