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Quali sono le leggi 2022-2023 per l’uso di camini e stufe in Lombardia, Piemonte, Trentino, Veneto: chiarimenti
Le bollette di luce e gas aumentano e molti italiani pensano di poter ricorrere all’uso di caminetti e stufe a legna per riscaldare casa. Ciò che non tutti ancora sanno è che il loro uso è fortemente limitato in alcune regioni di Italia, in altre del tutto vietato con multe fino a 5mila euro per i trasgressori che usano camini e stufe a pellet.
Alcune regioni, come Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana hanno stabilito regole molto severe per l'accensione di tali dispositivi che rilasciano grandi quantità di CO2 nell'ambiente. Vediamo in particolare quali sono le leggi 2022-2023 previste Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto.
In Lombardia e in Veneto, le leggi aggiornate per l’uso di camini e stufe a pellet di potenza termica nominale inferiore a 25 kW prevedono l’obbligo di impiego di un combustile certificato conforme alla classe A1 a norma Uni en iso 17225-2.
La certificazione deve essere rilasciata da un organismo abilitato e deve essere conservata sempre in modo da essere mostrata in caso di controllo. Previsto anche divieto di usare stufe e camini e soprattutto di installare generatori di calore alimentati da biomassa legnosa con emissioni più alte di quelle permesse.
Il divieto vale anche per l’installazione di generatori di calore alimentati a biomassa legnosa (stufe e camini) con emissioni superiori a quelle consentite e l’uso di generatori di calore domestici con 0, 1 o 2 stelle. È, infatti, obbligatorio che i generatori di calore abbiano almeno 4 stelle.
Sono esenti da tale limitazione i cittadini della provincia di Brescia per tutti gli impianti a legna e a pellet inferiori ai 10 kW di potenza fino al 15 ottobre 2024.
Anche in Veneto, è previsto anche l’obbligo di installazione di stufe non inferiori a 4 stelle e il divieto di continuare ad usare quelle di classe inferiore alle 3 stelle.
Secondo le leggi aggiornate 2022-2023, è previsto in Piemonte il divieto di usare stufe e camini a legna con potenza nominale sotto i 35 kW, con la classe che non deve essere inferiore alle quattro stelle.
In Toscana, gli impianti di riscaldamento, nella maggior della regione, si potranno accendere dall'8 novembre 2022 al 7 aprile 2023 per un massimo di 11 ore giornaliere ed è stato ridotto di 15 giorni il periodo di accensione, posticipando di otto giorni la data di accensione, di solito stabilita al primo novembre, e anticipando di sette quella di chiusura dell'impianto, ma è stata ridotta anche la durata giornaliera di accensione è stata ridotta di un'ora.
Anche in Toscana le leggi aggiornate 2022-2023 sono in linea con quanto previsto nelle altre regioni sopra citate e l'accensione di stufe a pellet e camini dipende dalla quantità di CO2 nell'aria, per cui bisogna controllare le ordinanze dei singoli comuni.
In alcune zone della regione, è inoltre stato vietato l'uso di generatori di calore alimentati a biomasse, come caminetti aperti, stufe e caldaie con classe emissiva inferiore alle 3 stelle.