Nuove responsabilità e poteri su gestione e costi riscaldamento amministratore condominio

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuove responsabilità e poteri su gestion

L’amministratore di condominio può avere potere decisionale nella gestione dei riscaldamenti centralizzati: ecco cosa può decidere secondo le leggi in vigore nel 2022-2023

Quali sono le nuove responsabilità e poteri decisionali su accensione, gestione e costi riscaldamento amministratore condominio? L’amministratore di condominio al momento della sua nomina assume diverse responsabilità per garantire la corretta gestione di un condominio ed è soggetto a sanzioni, fino alla revoca dell’incarico, nel caso in cui non adempia ai suoi doveri. Vediamo cosa può fare per la gestione dei riscaldamenti. 

  • Responsabilità e potere decisione amministratore di condominio su gestione riscaldamento
  • Regole 2022-2023 accensione riscaldamento condominio

Responsabilità e potere decisione amministratore di condominio su gestione riscaldamento

Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, relativamente alle nuove regole per accensione e spegnimento dei termosifoni centralizzato, l’amministratore di condominio ha il potere decisionale di modificare orari e tempi di accensione dei riscaldamenti centralizzati in condominio non però a proprio piacimento, in generale, ma sempre considerando cosa prevedono le leggi nazionali in merito.

In generale, infatti, le leggi nazionali fissano specifici periodi e tempi di accensione dei riscaldamenti in condominio in Italia in base alle diverse zone, leggi che quest’anno sono state modificate per esigenze di contenimento dei consumi, e ridotte.

Considerando, dunque, ciò che prevedono le leggi nazionali sui tempi in cui accendere i termosifoni in condominio, nell’ambito delle stesse, l’amministratore di condominio può decidere per eventuali modifiche di accensione dei riscaldamenti.

Per esempio, un amministratore di condominio può decidere di posticipare l’orario di accensione dei riscaldamenti in un proprio condominio se le condizioni atmosferiche del luogo lo permettono, o di prolungare l’orario di accensione nel caso di condizioni più proibitive, in ogni caso, però, senza anticipare o posticipare rispetto all’orario nazionale stabilito. 

Lo stesso amministratore di condominio ha la responsabilità di vigilare e controllare su consumi e costi, soprattutto quest’anno, considerando che a causa del caro consumi se un condominio non risparmia, non risparmiano gli altri, perché il costo dei consumi rischia di raddoppiare l’importo totale, che viene ripartito poi tra l’intero condominio, con il risultato di costi molto più alti per tutti e anche per chi, invece, riduce i consumi.

Regole 2022-2023 accensione riscaldamento condominio

Le ultime leggi approvate prevedono per quest’anno e nel 2023 tempi, orari e temperature per l’accensione dei riscaldamenti centralizzati in condominio, a causa della crisi energetica e per contenere il caro consumi. In particolare, come stabilito dal Piano nazionale per il contenimento dei consumi pubblicato lo scorso settembre 2022, la temperatura massima delle case non può superare i 19 gradi (e i 17 gradi nei luoghi di lavoro e nelle attività artigianali e assimilate).

La principale novità del Piano nazionale per il contenimento dei consumi prevede il rinvio di 8 giorni della data di accensione dei riscaldamenti e l’anticipo di una settimana della data di spegnimento, date e orari che cambiano a seconda delle zone di residenza.

L’Italia è, infatti, divisa in sei zone e in base ad esse cambiano le date e gli orari di accensione dei riscaldamenti che, nel dettaglio, sono:

  • per la Zona A, 5 ore giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;
  • per la Zona B, 7 ore giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;
  • per la Zona C, 9 ore giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
  • per la Zona D, 11 ore giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
  • per la Zona E, 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
  • per la Zona F non è prevista alcun limitazione.