Bollette luce e gas: quando scendono
Occorre stringere i denti fino alla fine dell'anno e cercare di risparmiare sul consumo di luce e gas per contrastare l'aumento delle tariffe. Ma fino a quando?
Il trend degli ultimi mesi è stato chiaro ed evidente: le bollette di luce e gas sono diventate sempre più costose e non sempre economicamente sostenibili dalle famiglie italiani. C'è però una buona notizia e va cercata nel prospettato calo delle tariffe. Intendiamoci, non è da mettere in conto un ritorno alla situazione originaria ovvero a quella precedente l'esplosione dei costi. Tuttavia qualcosa di concreto sembra che si sia mossa. Esploriamo in questo articolo:
Perché, stando alle previsioni che derivano dalla flessione dei prezzi sul mercato di Amsterdam, il costo dell'elettricità è destinato a ridursi dal mese di gennaio. Ancora più esattamente, le tariffe cesseranno di aumentare e allo stesso tempo subiranno una riduzione di circa 20%. I benefici saranno sia per le famiglie e sia per le imprese. Il tutto senza dimenticare che il periodo di difficoltà non è di certo terminata e il quadro generale è ancora instabile.
Come spiegato da Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, società che si occupa di ricerca in campo energetico e ambientale, la vera notizia è che il prezzo del gas è sceso sotto la soglia dei 100 euro e quindi le bollette smetteranno di aumentare, anzi si prevede una riduzione nei prossimi mesi. A suo dire si sta andando verso un razionamento e la sola soluzione possibile è di fare più sistema in Europa come in Italia, per produrre energia.
Per evitare di rimanere senza luce e gas occorre innanzitutto leggere attentamente la bolletta che arriva a casa (o in via telematica), in particolare la riga in cui è indicata la data di scadenza. Nel caso di versamento dell'importo oltre la data indicata, si va incontro al pagamento degli interessi per ritardo, da scontare nella bolletta successiva. Nel caso di mancata regolarizzazione della posizione debitoria, la società gestrice del servizio di energia elettrica invia una diffida con cui si ricorda al consumatore di effettuare il versamento per evitare provvedimenti ulteriori.
Se l'appuntamento viene saltato, si passa alla fase successiva ovvero al calo di tensione con conseguenze avvertibili da parte degli inquilini. Solo dopo questa riduzione dell'energia viene applicata l'inevitabile interruzione dell'erogazione della luce. Il recupero degli importi insoluti avviene tramite società esterne di recupero crediti. Per quanto riguarda i tempi di prescrizione sono di 2 anni per le bollette di luce e gas e di 5 anni per quelle del telefono.
Dal punto di vista procedurale, gli agenti di riscossione del credito per bollette di luce e gas non pagate non possono provvedere al pignoramento senza avere in mano un decreto ingiuntivo. Ma per ottenerlo serve appunto la sentenza di un giudice che arriva in seguito a un dibattimento.
I gestori preferiscono l'accordo bonario tra le parti o la temporanea sospensione del servizio per evitare che la cifra diventi più elevata. L'interruzione non è immediata perché la società gestrice diffida l'utente moroso con una raccomandata con tanto di indicazione di un termine entro il quale mettersi in regola. Quindi sospende del servizio. Se l'utente contesta la bolletta e presenta ricorso al Garante, i servizi non possono essere interrotti prima della decisione finale.