Chiudere prima uffici e spegnere le luci in città, ridurre le temperature dei riscaldamenti: ecco come alcune città hanno deciso di agire contro il caro bollette
Quali sono le regole per il riscaldamento Milano, Torino, Roma e altre città già decise ufficiali e in arrivo per diminuire costi bolletta? Il ministro della Transizione Ecologica Cingolani ha già firmato il Decreto che riporta i nuovi orari di accensione degli impianti di climatizzazione e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, per la prossima stagione invernale.
Il nuovo piano per il riscaldamento dell’inverno italiano contro il caro energia prevede, a livello nazionale, l’abbassamento di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, che dai 18 gradi per le attività industriali e artigianali scendono a 17, mentre per gli altri ambienti si passa dai 20 gradi a 19, e la riduzione dei tempi di accensione dei riscaldamenti.
In tal senso, è stata prevista una riduzione complessiva di 15 giorni di riscaldamenti accessi nelle case degli italiani, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di spegnimento dei riscaldamenti.
I nuovi orari non valgono per edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per cui ci sono già deroghe a livello comunale e agli edifici che sono dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili. Vediamo le diverse decisioni contro il caro energia già prese o in arrivo in diversi Comuni italiani.
Si parla anche dello spegnimento delle illuminazioni stradali e dei monumenti anche se bisogna discutere in tal senso anche della questione sicurezza, sia stradale per eventuali incidenti che personale, ma il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, non ha intenzione di spegnere tutti i simboli della città, a partire dalla Mole.
Sulla scia di quanto deciso a Milano, anche a Roma, come in tutta la regione Lazione, i dipendenti statali potranno continuare a lavorare in smart working, in modo da risparmiare sul riscaldamento ormai quasi in inverno, e negli uffici sarà ridotta anche l’illuminazione, con chiusura anticipata di alcune strutture o degli uffici che non hanno contatti con il pubblico e non forniscono servizi essenziali.
E’ prevista nella Capitale anche la riduzione della temperatura del riscaldamento, sulla scia di quanto già annunciato dal Governo per l’inverno ormai alle porte.