Truffe telefoniche tre cose stare attenti
Come avvengono le truffe per bollette di luce e gas e come evitarle: i consigli da seguire e cosa fare se si è già stati vittime di tali truffe
Attenti alle truffe telefoniche da parte di gestori di luce e gas: stando a quanto riportano le ultime notizie, aumentano infatti le segnalazioni che riguardano da parte di chi punta su volontà e necessità di risparmio degli italiani. Quali sono le cose cui stare maggiormente attenti per non incorrere in truffe telefoniche per bollette di luce e gas?
Sono diversi i consigli per evitare di incorrere in truffe legate alle bollette di luce e gas, vediamo quali sono:
Le tre cose da evitare sono dunque: fornire i propri codici fornitura che potrebbero essere usati per passaggi di fornitore non voluti; evitare monosillabi che potrebbero essere montati a piacimento dei truffatori per simulare l'accettazione di una nuova offerta; non permettere a nessuno di entrare in casa propria per 'vendere' se non debitamente fissato l'eventuale incontro.
Per evitare truffe per bollette di luce e gas è anche importante non fidarsi di chi si presenta alla porta di casa e non aprire se non si qualifica in modo tale che si possa verificare l'identità e l'effettiva appartenenza allo staff dell'azienda per la quale si presenta anche se solitamente le aziende serie non lavorano senza appuntamento.
Se per seguire questi consigli è troppo tardi perché si è già caduti vittime di truffe telefoniche per bollette di luce e gas, la soluzione sarebbe dimostrare che la firma sul contratto non è reale o è stata estorta con l’inganno, disconoscendo il contratto inviando un formale reclamo e non pagando la bolletta.
In tal caso è anche possibile sporgere denuncia all’Autorità Garante pretendendo, inoltre, che il fornitore presso cui siete stati registrati vi riporti al precedente gestore.
Nel caso, invece, si fosse effettuato consapevolmente il passaggio ad altro fornitore, si ha il diritto di ripensamento che permette di recedere dal contratto senza alcuna penale o obbligo di dare motivazione a condizione che il ripensamento venga comunicato entro 14 giorni dalla firma dell’accettazione della proposta o accettazione del contratto.