Come funzionano le altre tipologie di Btp
Due categorie di Btp sono soggetti a indicizzazione: quelli legati all'inflazione europea e quelli legati a quella italiana. Approfondiamo tutti i dettagli.
Il Btp ovvero il Buono del tesoro poliennale rappresenta una delle soluzioni di investimento più apprezzate dagli italiani. E lo è tale punto che lo stesso Stato italiano ha creato più versione di questo certificato di debito. In pratica la durata è poliennale con il risparmiatore che può scegliere l'opzione più adatta alle esigenze personali.
Prevista la rivalutazione semestrale del capitale, corrisposta con la cedola. Ecco quindi il capitale nominale garantito a scadenza, anche in caso di deflazione e soprattutto il premio fedeltà dello 0,8% per chi acquista all'emissione nella prima fase del periodo di distribuzione, riservata ai risparmiatori individuali o soggetti affini, e detiene il titolo fino a scadenza.
La nuova a emissione dei Btp Italia continuerà a essere aperta sia agli investitori individuali che agli istituzionali attraverso il Mot, il mercato regolamentato elettronico gestito da Borsa Italiana, e a svolgersi con modalità che consentano di differenziare le tipologie di investitori.
Nella maggior parte dei casi, i Btp hanno due cedole semestrali e sono a tasso fisso. Due categorie di Btp sono soggette a indicizzazione: quelli legati all'inflazione europea e quelli legati a quella italiana. Gli investitori possono comprare i titoli in asta all'atto dell'emissione e in borsa dai detentori che intendono acquistare o vendere titoli già in circolazione.
Nelle agenzie bancarie è esposto il calendario con le tipologie di titoli di prossima emissione. L'intermediario mette a disposizione i risultati dell'asta. Il corrispettivo dei titoli di Stato a scadenza viene accreditato sul conto di regolamento del cliente, con valuta il giorno stesso. Se i titoli si acquistano in asta con tagli minimi da 1.000 euro, l'operazione non è soggetta a commissioni bancarie.
I Btp sono titoli di durata poliennale che offrono cedole semestrali a tasso fisso, tranne i BTP€i indicizzati all'inflazione europea e i Btp Italia indicizzati a quella italiana. Trattandosi di titoli a tasso fisso, il sottoscrittore ha la certezza di un livello di cedola sempre uguale. Costituiscono la stragrande maggioranza dei titoli di stato in circolazione. Anche per i Btp le aste si tengono con cadenza mensile. Il Tesoro riconosce agli intermediari delle commissioni.
Ne deriva che al sottoscrittore in asta non sono applicate commissioni. BTP€i sono indicizzati al tasso di inflazione della zona euro calcolato dall'Eurostat, l'Istituto europeo di statistica. A essere indicizzate non sono solo le cedole semestrali, ma anche il capitale finale rimborsato a scadenza vien rimborsato integralmente, anche in caso di deflazione. I Btp Italia sono quadriennali. Sono in funzione dell'ammontare delle richieste e non stabilite con uno stock predefinito dal Tesoro. Indicizzato all’inflazione italiana - Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, senza tabacchi - il Btp ha una cedola semestrale.
L'ammontare di ciascuna cedola è calcolato applicando il tasso fisso semestrale, stabilito al momento dell'emissione, sul capitale sottoscritto rivalutato sulla base dell'inflazione verificatasi su base semestrale.
In caso di deflazione nel semestre, la cedola viene calcolata applicando il tasso semestrale fisso sul capitale nominale non rivalutato. è garantito quindi il tasso fisso stabilito all’atto dell’emissione. Alla scadenza viene rimborsato il capitale investito non rivalutato. All'investitore persona fisica che acquista i Btp Italia durante i giorni del collocamento e li detiene fino alla scadenza viene pagato il premio di fedeltà che ha un valore del 4 per mille lordo sul valore nominale dell'investimento.