Come cambiano importi di cartelle e multe da pagare con nuova rottamazione quater 2023 e cosa prevedono nuove leggi in vigore
Quanto si paga cartelle o multa tra 800-5mila euro con rottamazione quater (condono Governo Meloni e saldo e stralcio) 2023? Il nuovo piano di rottamazione e condono 2023 di multe e cartelle permette ai contribuenti che hanno debiti con il Fisco di pagare in maniera agevolata e ridotta alcuni debiti.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che possono usufruire della nuova rottamazione rientrano tutti coloro che hanno debiti di carichi affidati all’Agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022 e anche se hanno usufruito di altre agevolazioni prima.
Il totale condono, cioè la completa cancellazione dei debiti, vale solo per multe e cartelle di importo entro i mille euro e ricevute tra il 2000 e il 2015. Ma non tutte le multe e le cartelle entro i mille euro potranno essere del tutto cancellate dal 31 marzo 2023, come stabilito.
Sul sito dell'Agenzia delle Entrate sono riportate in maniera precisa e dettagliata tutte le multe e cartelle che si possono rottamare e sono certamente escluse dalla rottamazione 2023 le cartelle ricevute per:
Non tutti coloro che hanno, infatti, debiti entro i mille euro potranno effettivamente evitare di pagare del tutto il proprio debito perché, in tema di multe e cartelle per mancato pagamento delle imposte, spetta ad ogni singolo Comune decidere se effettivamente procedere con l’annullamento del debito o prevedere un pagamento agevolato o intero come già previsto.
Ciò significa che se il proprio Comune adotta il nuovo piano di pace fiscale, allora cartelle e multe entro i mille euro saranno cancellate e per alcuni anche debiti superiori, considerando che l’importo dei mille euro si riferisce alla singola voce del debito contratto, per cui, per esempio, se si è accumulato un debito di 1200 euro, di cui 500 euro di Tari sui rifiuti non pagata, 400 euro di bollo auto non pagato e 300 euro di multe non pagate, l’intero debito sarà cancellato perché ogni voce ha un importo inferiore ai mille euro.
Sono, però, diversi i Comuni che hanno già deciso di non aderire alla nuova rottamazione 2023, come Milano e Roma.
Per chi ha, invece, debiti superiori ai mille euro, potrà pagare una somma minore, cancellando interessi vari e sanzioni maturate. Per esempio, prendendo il caso di una cartella da 3mila euro, se la quota capitale iniziale dovuta è di 1.500 euro, aumentata poi fino a 3mila per interessi e sanzioni, si dovrà pagare solo l’importo dei 1.500 euro.
Per debiti superiori e fino ai 5mila euro, bisognerà accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate per capire l’importo della propria cartella, la quota capitale dovuta, interessi e sanzioni maturate da sottrarre, la somma effettivamente dovuta e come pagarla.
Chi ha intenzione e può pagare una multa o cartella tra 800-5mila euro con la nuova rottamazione 2023 può farlo o in un’unica soluzione o chiedendo un pagamento rateizzato del debito inviando apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate- Riscossione, seguendo la procedura disponibile sul sito entro il 30 aprile 2023.
Chi paga con la rottamazione 2023 deve, infatti, rispettare specifiche scadenze di pagamento: in particolare, la prima e la seconda rata da pagare devano essere pari al 10% delle somme complessivamente dovute ai fini della definizione, con scadenza 31 luglio e 30 novembre 2023, mentre l’importo restante si divide in 16 rate di pari importo con le seguenti scadenze da rispettare che sono il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024.
Precisiamo che se si sceglie di pagare il debito con il Fisco a rate, a partire dal primo agosto 2023, bisogna calcolare gli interessi al 2% annuo e
Sono poi tre modalità di pagamento degli importi dovuti e cioè: