Calcolo ed esempi quoziente familiare (che interesserà tutti non solo chi fa Isee) e bonus in delega fiscale

di Marianna Quatraro pubblicato il
Calcolo ed esempi quoziente familiare (c

Come si prepara a cambiare il fisco italiano tra nuovo quoziente familiare per tasse da pagare e riordino di detrazioni e bonus: le ipotesi al vaglio

Tra le principali misure che potrebbero rientrare nella prossima riforma del fisco di marzo, insieme alla revisione delle aliquote Irpef per la tassazione sui redditi, ci sono anche introduzione del nuovo quoziente familiare e riordino di bonus e detrazioni.

Diverse, dunque, le novità che si annunciano e vediamo di seguito cosa prevedono due misure principali della riforma fiscale, al via con l'approvazione della delega fiscale avvenuta ai primi di Agostotra nuovo quoziente familiare e bonus e detrazioni cancellati. 

  • Nuovo quoziente familiare regole, calcolo ed esempi
  • Bonus e detrazioni cancellare modifiche in arrivo con delega fiscale approvata

Nuovo quoziente familiare regole, calcolo ed esempi

Come già anticipato tempo fa, con la nuova riforma del Fisco, il governo Meloni si prepara ad introdurre un nuovo sistema di calcolo e pagamento basato sul quoziente familiare, meccanismo per ridurre le tasse che considera non il reddito personale ma il reddito familiare ai fini dell’imposizione fiscale.

Per come modulato, il quoziente familiare divide il reddito complessivo della famiglia per il numero delle persone che ne fanno parte, considerando nel calcolo complessivo coniugi e figli e anche eventuali altri familiari conviventi e a carico. 

Il quoziente familiare si calcola dividendo la somma dei redditi complessivi posseduti nell'anno precedente a quello del sostenimento della spesa:

  • da contribuente;
  • dal coniuge del contribuente;
  • dal soggetto legato da unione civile o convivente se presente nel nucleo familiare;
  • dai familiari diversi dal coniuge;
  • dal soggetto legato da unione civile o dal convivente, presenti nel suo nucleo familiare.
Dunque, con l’introduzione del quoziente familiare cambia il calcolo delle tasse da pagare in base al numero dei componenti della famiglia e le aliquote d’imposta dipendono dal reddito familiare diviso per il numero di componenti, corretti per una scala di equivalenza. 

I coefficienti assegnati ad ogni membro del nucleo familiare sono:

  • 1 per single e per le vedove/i con almeno un figlio a carico;
  • 2 per coppia sposata o convivente;
  • 0,5 per primo e secondo figlio;
  • 1 per ogni figlio dopo il secondo;
  • 0,5 per i genitori soli con almeno un figlio a carico;
  • 4 in presenza di terzo figlio (e oltre) o di figli disabili a carico.
Con il quoziente familiare, il calcolo delle tasse è più vantaggioso per le famiglie numerose con più figli, considerando che, basandosi il calcolo delle tasse sul quoziente familiare, più sono i componenti della famiglia più si riducono le tasse e viceversa.

Per fare un esempio di calcolo del quoziente familiare, prendendo il caso di una persona single, ha un quoziente parti a 1. Nel caso di un genitore single con figlio a carico, il quoziente familiare è pari a 1,5, mentre nel caso di una coppia sposata con un figlio il quoziente familiare è di 2,5, che aumenta a 3 in presenza di 2 figli.

Bonus e detrazioni cancellare modifiche in arrivo con riforma fisco

Altra misura cardine che dovrebbe rientrare nella riforma del fisco è il riordino di bonus e detrazioni, con l’intenzione del governo di ridurre le tante detrazioni oggi in vigore. Al momento non si sa ancora quali saranno le detrazioni ridotte e quali tagliate del tutto, la certezza è che resteranno le detrazioni per spese mediche e sanitarie così come quelle relative alle spese di acquisto casa.

Si dovrebbe partire con una rideterminazione delle percentuali detraibili che dovrebbero essere progressive e avvantaggiare i redditi più bassi. L’intenzione del governo è, in particolare, quella di abbassare la soglia di reddito per usufruire delle detrazioni o di includere altre detrazioni tra quelle previste per i redditi medio bassi.

Se oggi, infatti, la soglia di reddito che dà pieno diritto ad usufruire delle detrazioni fiscali in vigore è fissata a 120mila euro e superato tale limite il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento del reddito complessivo pari a 240mila euro, il governo pensa di ridurre la soglia dei 120mila euro, dimezzandola fino a 60mila euro per ottenere la detrazione piena del 19%.