Cambiano in peggio previsioni mutui e prestiti, ma a sorpresa ora scendono tassi di interesse per la prima volta

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Cambiano le previsioni dei mutui in quanto si attende un peggioramento dei tassi di interesse per via dell'intervento atteso della Banca centrale europea, dello 0,25%. Eppure non era previsto un aumento fino a dicembre.

I tassi di interesse per i mutui ipotecari hanno registrato una diminuzione per la prima volta in un anno. Secondo le informazioni riportate nel bollettino mensile pubblicato da Banca d'Italia, nel mese di luglio, il tasso di interesse medio applicato sui prestiti erogati alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, inclusi gli oneri accessori, si è posizionato al 4,58%, segnando un ribasso rispetto al 4,65% registrato nel mese di giugno. Facciamo il punto tra il presente e le previsioni per i prossimi mesi:

  • Tassi dei mutui in calo, cosa sta succedendo
  • Ma le previsioni sui mutui non sono incoraggianti

Tassi dei mutui in calo, cosa sta succedendo

Le ragioni della diminuzione dei tassi dei mutui non sono ancora completamente chiare. La riduzione sembra derivare, in parte, dall'incremento delle surroghe e, principalmente, dall'aumento dei mutui a tasso fisso. Le cifre fornite da Banca d'Italia evidenziano che nel mese di luglio la percentuale dei prestiti caratterizzati da tassi fissi per un periodo superiore a un anno - in altre parole, mutui a tasso fisso - ha raggiunto il 73%, il valore più elevato dell'anno 2023. In contrasto, la quota dei mutui a tasso variabile è scesa al 27%, suggerendo che, dopo i mesi precedenti di instabilità, gli italiani preferiscono la certezza dei pagamenti fissi rispetto ai rischi associati ai tassi variabili.

Secondo l'Osservatorio di MutuiOnline.it, i tassi d'interesse effettivi medi dei mutui a tasso fisso hanno subito una lieve diminuzione nel mese di agosto (3,50% rispetto al 3,56% del mese precedente), mentre quelli dei mutui a tasso variabile sono continuati ad aumentare (3,47% contro il 3,29%).

Al contrario, le statistiche di Banca d'Italia confermano un costante aumento dei tassi di interesse sui prestiti destinati alle imprese, come conseguenza degli incrementi effettuati dalla Banca Centrale Europea. I tassi applicati ai nuovi finanziamenti hanno raggiunto il 5,09%.

Nello specifico, i tassi per finanziamenti inferiori a 1 milione di euro hanno raggiunto il 5,50%, mentre quelli per prestiti superiori a tale importo si sono attestati al 4,85%. Questo aumento dei costi sta influenzando negativamente la domanda di credito da parte delle aziende e sta riducendo la volontà delle banche di concedere finanziamenti. Di conseguenza, i prestiti alle società non finanziarie sono diminuiti del 4,0%, seguendo il -3,2% di giugno, un dato che costituisce un segnale poco incoraggiante per l'economia.

Nonostante l'incremento dei tassi sui prestiti, non si è verificata una corrispondente crescita nei tassi di interesse applicati ai conti correnti. Secondo Banca d'Italia, nel mese di luglio, il tasso medio sui depositi bancari in conto corrente è rimasto stabile all'0,38%, con un leggero aumento rispetto allo 0,36% di giugno, ma ancora molto distante dai tassi di interesse applicati ai finanziamenti. Questo scarso rendimento, unito alla riduzione del potere d'acquisto causato dall'inflazione, ha portato a una diminuzione dei depositi nel settore privato del 6,5% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

Ma le previsioni sui mutui non sono incoraggianti

Le prospettive relative ai tassi dei mutui vanno però in una direzione opposto rispetto a quanto immaginato solo fino a poche settimane fa, principalmente in risposta alle aspettative di un deterioramento dei tassi di interesse causato dalla prevista azione della Banca centrale europea che si appresta a effettuare un aumento dello 0,25%.

Si tratta di un cambiamento inatteso rispetto alle previsioni che non anticipavano aumenti fino a dicembre. Gli analisti di settore indicano che le previsioni stanno assumendo una connotazione pessimistica, con l'attesa di una stabilizzazione a partire dal 2024 ovvero di un abbassamento dei tassi di interesse nell'area dell'euro.

Si prevede una variazione nell'intervallo compreso tra il 2,4% e il 2,8% nell'area dell'euro. Questi cambiamenti riflettono le dinamiche in evoluzione del settore finanziario e la loro influenza sui mercati dei mutui.