Il conto di base è offerto senza spese ed è esente dall'imposta di bollo. Destinatari sono due categorie di cittadini, ecco quali sono.
Ci sono alcune condizioni e alcune categorie per cui è prevista la gratuità della gestione del conto corrente ovvero la fruizione di specifiche agevolazioni bancarie. Questa opzione è in vigore anche nel 2023 e vale di certo la pena approfondire i dettagli in quanto non tutti ne sono a conoscenza. Approfondiamo allora in questo articolo:
La seconda categoria da segnalare ha diritto ad agevolazioni bancarie o conti corrente gratis nel 2023 sono i pensionati con trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro annuali. La facilitazione scatta pure se il richiedente dichiari un Isee ordinario maggiore della soglia stabilita per legge per gli utenti generici.
Dal punto di vista normativo, ci sono disposizioni ben precise in relazione alle caratteristiche del conto base. Secondo il decreto 70 del 2018 del Ministero dell'Economia, il conto di base include, a fronte del pagamento di un canone annuale onnicomprensivo e senza addebito di altre spese, oneri o commissioni di alcun tipo e natura, il numero di operazioni annue per i servizi indicati dalla banca e le relative eventuali scritturazioni contabili.
Coloro che richiedono l'apertura del conto di base esente da spese devono dichiarare per iscritto di non essere titolari di altro conto di base e devono autocertificare che il proprio Isee sia inferiore all'importo di legge.
Il conto può essere cointestato solo ai componenti del nucleo familiare sulla cui base è calcolato l'Isee. I titolari del conto di base esente da spese devono quindi comunicare al prestatore di servizi di pagamento di radicamento del conto, entro il 31 maggio di ogni anno, il proprio Isee in corso di validità. In caso di mancata comunicazione entro il termine stabilito, il prestatore di servizi di pagamento addebita le spese e, se applicabile, l'imposta di bollo, a decorrere dal primo gennaio.
Quando si parla di gratuità dei servizi offerti, a cosa si fa riferimento? Anche in un'ottica concorrenziale, le banche tendono ad allargare lo spettro delle opzioni fino a comprendere apertura, mantenimento e chiusura del conto, l'emissione di dichiarazioni di identità bancarie in base alle esigenze del titolare del conto, l'addebito diretto di bonifici bancari, l'invio mensile di un rendiconto delle transazioni effettuate sul conto.
E poi: incassare assegni e bonifici, pagamenti con addebito diretto Sepa, ordini di pagamento interbancario, modalità di consultazione a distanza del saldo del conto, versamenti e prelievi di contante allo sportello o presso gli sportelli automatici della filiale bancaria che tiene il conto. A cui aggiungere una carta di pagamento con autorizzazione sistematica, vale a dire ogni pagamento o prelievo autorizzato dalla banca emittente, che consente in particolare pagamenti su Internet e prelievi di contanti nell'Unione europea, un numero variabile di assegni bancari al mese o altro mezzo di pagamento equivalente che offra gli stessi servizi, l'effettuazione di operazioni di cassa.