Come recuperare e compensare perdite e minusvalenze su azioni, obbligazioni, fondi nel 2023

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Recuperare e compensare perdite e minusvalenze

Come recuperare e compensare perdite e minusvalenze su azioni, obbligazioni, fondi nel 2023

Il rischio di perdite e minusvalenze su azioni, obbligazioni, fondi è sempre concreto. L'obiettivo di ogni investitore è cercare di contenerle al minimo possibile ovvero saperle identificare e analizzare per evitarle in futuro e dunque recuperarle e compensarle. Di base non bisogna dimenticare come non sia davvero possibile evitare sempre le perdite sul mercato azionario. Sono una parte intrinseca dell'investimento nel mercato azionario.

Investendo in azioni o obbligazioni, prima o poi si sperimentano i primi fallimenti e la perdita di denaro. Il punto è che le perdite possono assumere forme diverse così come sono differenti i modi per compensarle. Di certo le perdita non vanno prese troppo sul personale. Non si è mail né il primo né l'ultimo a subire una perdita sui mercati finanziari e probabilmente succederà di nuovo, anche se la situazione dovrebbe diventare meno frequente con l'esperienza. Approfondiamo meglio in questo articolo:

  • Perdite e minusvalenze, come fare a recuperarle su azioni, obbligazioni, fondi
  • Quando è possibile recuperare e compensare perdite e minusvalenze nel 2023

Perdite e minusvalenze, come fare a recuperarle su azioni, obbligazioni, fondi

La perdita di capitale avviene quando si acquista un titolo a un determinato prezzo e quest'ultimo scende, non sale, e a un certo punto l'investitore decide di vendere, subendo una perdita pari alla differenza tra il prezzo d'acquisto del titolo con quello della vendita. Il rischio di perdita di capitale è uno dei maggiori nel mercato azionario. Esiste quindi un altro tipo di perdita, certamente meno dolorosa ma comunque molto reale, che possiamo chiamare perdita per occasione mancata.

Pensiamo ad esempio all'acquisto di un titolo che è in forte rialzo prima di riscendere e non si è stati in grado di sfruttare la volatilità per vendere al momento giusto. Questa situazione è relativamente frequente perché pochi investitori riescono ad acquistare sui minimi e vendere sui massimi. Ovviamente non c'è di mezzo la perdita di denaro, quanto piuttosto il mancato guadagno di soldi.

Sebbene non sia piacevole per nessuno subire una perdita nei mercati finanziari, bisogna riuscire a capire come prendere la decisione giusta. A volte l'obiettivo non è più evitare la perdita ma limitarla. La soluzione migliore è spesso ridurre le perdite e passare alla transazione successiva, non senza aver prima analizzato la situazione. Altre volte bisogna comprendere come recuperare e compensare perdite e minusvalenze.

In particolare, gli investitori possono recuperare le minusvalenze con la dichiarazione dei redditi. Possono compensare quelle generate nell'anno in corso o recuperarle nei 4 anni successivi. Ma attenzione: questa strategia fiscale può essere attuata solo con plusvalenze che derivano da prodotti che hanno la stessa natura di quelli che hanno generato la minusvalenza.

Quando è possibile recuperare e compensare perdite e minusvalenze nel 2023

Le minusvalenze possono allora essere recuperate solo con prodotti finanziari che realizzano redditi diversi, come azioni, obbligazioni, fondi.

Non è possibile con i redditi da capitale. Pensiamo ad esempio agli interessi e altri proventi derivanti da mutui, depositi e conti correnti. Oppure ai proventi derivanti da prestiti erogati per il tramite di piattaforme di prestiti per soggetti finanziatori non professionali gestite da società iscritte all'albo degli intermediari finanziari o da istituti di pagamento autorizzati dalla Banca d'Italia.

Semaforo rosso anche per gli utili derivanti dalla partecipazione al capitale o al patrimonio di società ed enti soggetti all'imposta sul reddito delle società. Più in generale, secondo quanto stabilito dal Testo Unico Imposte sul Reddito, rientrano nei redditi da capitale anche le remunerazioni delle azioni derivanti dalla partecipazione agli utili, gli utili derivanti dalla partecipazione in capitali di società, i proventi derivati da prestiti, i dividendi societari, le rendite perpetue.