Cosa bisogna controllare quando si chiede un prestito per vacanze o cure mediche: durate, condizioni, estinzioni anticipate, penali e non solo
Quali sono condizioni e clausole a cui prestare attenzione quando si chiede un prestito per vacanze o cure mediche? Leggere e controllare con attenzione tutti i fogli informativi con condizioni e clausole quando stipuliamo un prestito, che sia per cure mediche o per vacanze, è molto importante per evitare di incorrere in problemi o ‘brutte sorprese’. Vediamo, in particolare, quali sono le condizioni e le clausole da controllare quando si chiede un prestito.
Quali sono condizioni e clausole da controllare per prestito per vacanze
Controllare condizioni e clausole di prestiti per cure mediche cosa sapere
Quali sono condizioni e clausole da controllare per prestito per vacanze
Sono sempre tantissimi gli italiani che decidono ormai da qualche anno di chiedere prestiti per andare in vacanza. I prestiti per le vacanze si possono richiedere direttamente nelle agenzie di viaggio, se convenzionate con una finanziaria, o ad istituti di credito.
Per partire in vacanza è possibile finanziare fino al 100% del viaggio e del soggiorno e per presentarne richiesta bisogna prima definire la cifra di cui si ha bisogno e poi scegliere la combinazione durata del prestito e rata del mutuo più comoda in base alle proprie esigenze.
Una volta definito il piano piano di ammortamento è sempre bene controllare condizioni e clausole previste dal contratto di finanziamento con attenzione particolare a tan e taeg, che definiscono il costo finale del prestito da rimborsare, e condizioni relative, per esempio, a mancato pagamento di una rata, o ritardi, ecc.
Quando si decide di chiedere un prestito per le vacanze bisogna, infatti, sempre considerare:
importo del prestito richiesti;
Tan, tasso d’interesse del prestito;
Taeg, Tasso Annuo Effettivo globale, a volte indicato come Indice Sintetico di Costo (ISC), cge rappresenta il tasso d’interesse che considera anche eventuali spese di istruttoria della pratica, eventuali commissioni d’incasso, assicurazioni obbligatorie, bolli statali, imposte;
presenza o meno di penali in caso di estinzione anticipata del prestito.
Controllare condizioni e clausole di prestiti per cure mediche cosa sapere
Stessa attenzione a condizioni e clausole bisogna prestare nel caso di richiesta di un prestito per cure mediche. Anche in questo caso sono tantissimi gli italiani che decidono di chiedere prestiti per effettuare cure mediche necessarie e per avere subito a disposizione la liquidità necessaria per occuparsi della propria salute.
I prestiti per cure mediche si possono, in particolare, chiedere per:
spese dentistiche;
check up in cliniche private;
interventi chirurgici;
interventi odontoiatrici;
assistenza medica o infermieristica specializzata;
percorsi fisioterapici o di riabilitazione, anche in seguito a traumi;
trattamenti di bellezza;
interventi di chirurgia estetica;
ricovero per percorsi riabilitativi presso case di cura.
I prestiti per cure mediche possono coprire le spese direttamente relative alle cure per cui si chiedere liquidità, ma si possono ottenere anche somme aggiuntive da usare, per esempio, per sostenere eventuali spese per trasferimento in altre città, per soggiorni in strutture alberghiere se necessari ai fini delle terapie o dell’intervento, ecc.
Condizioni e clausole da controllare quando si chiede un prestito per cure mediche sono le seguenti:
Tan (Tasso Annuo Lordo), che indica il tasso d’interesse puro che si applica al finanziamento;
Taeg (Tasso Annuo Effettivo Globale), che include anche tutte le spese relative al prestito, come istruttoria, incasso rate;
coperture assicurative, che spesso banche e finanziarie abbinano obbligatoriamente al prestito ma a cui non è obbligatorio che il cliente aderisca;
eventuali penali nel caso di estinzione anticipata del prestito;
eventuale rischio di sovra indebitamento, considerando che le rate da pagare complessivamente in un mese non devono mai superare un terzo delle proprie entrate mensili, perché altrimenti per spese impreviste non si riescono a pagare regolarmente le rate, con il rischio di dovere poi calcolare ulteriori spese e interessi moratori, fino alla segnalazione come cattivo pagatore nei Sic (le centrali rischi);
condizioni di eventuale recesso, perché dopo la stipula di un prestito si hanno generalmente 14 giorni di tempo per recedere ma si può estinguere anche anticipatamente e in tal caso oltre al capitale residuo si deve pagare una commissione che non può superare l'1% e che diventa lo 0,5% nell'ultimo anno e non si paga nulla se il capitale residuo è di importo inferiore ai 10mila euro.
Precisiamo che i prestiti per cure mediche possono essere erogati da finanziarie con cui la specifica struttura ha una convenzione, da banche o anche presso finanziarie.