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Quali sono le leggi in vigore per il condono abusi edilizi bocciate da Consulta: cosa prevedono ultime novità e quali conseguenze porteranno
Quali sono le leggi in vigore per il condono abusi edilizi bocciate da Consulta con importanti conseguenze per tutti? Il condono edilizio di abusi rappresenta una questione controversa nel nostro Paese e sono ancora diversi i punti in merito che dovrebbero essere chiariti e regolati.
Per il prossimo anno 2023 non è prevista alcuna novità particolare sul condono degli abusi edilizi anche se qualche sorpresa in merito potrebbe arrivare dalla nuova riforma catastale che, avviata dall’ex governo Draghi, dovrebbe essere portata a compimento dal nuovo governo Meloni e con l’approvazione della nuova riforma catastale, dovrebbero arrivare anche maggiori controlli su costruzioni e abusi edili. Nel frattempo è stata la Corte Costituzionale ad esprimersi a più riprese recentemente sui condoni di abusi edilizi, soprattutto bocciando alcune disposizioni. Vediamo quali.
La norma siciliana, bocciata dalla Consulta, definiva i termini per il condono edilizio di opere abusive realizzate in aree sottoposte ad alcuni vincoli idrogeologici, culturali e paesaggistici ma la Consulta ha ritenuta tale legge lesiva della tutela dell’ambiente perché in contrasto con la normativa statale di riferimento rappresentando un abuso edilizio. Legambiente Sicilia ha chiesto la demolizione degli immobili insanabili.
Stessa sentenza di illegittimità per una legge della Regione Lombardia che stabiliva che, in assenza di un piano paesaggistico elaborato congiuntamente da Stato e da Regione, permetteva l’ampliamento della superficie dei fabbricati da destinare ad attività agrituristica. Anche in questo caso, secondo la Corte si manifesta fortemente il rischio di pregiudicare la tutela del paesaggio.
Le conseguenze per la pronuncia della Consulta che ha bocciato la norma lombarda potrebbero essere le disposizioni di demolizione delle opere abusive costruite.