Conti correnti: le voci aumentate e rincari
Il mese di ottobre è quello degli aumenti nelle spese di gestione dei conti correnti. Ecco le voci di spesa che subiranno i rincari e la quota delle banche coinvolte.
Aprire e gestire un conto corrente costerà di più dal primo ottobre 2017, come completamente di un trend avviato da un anno senza soluzione di continuità. E il problema è che nessuna sarà risparmiato, facendo venire meno le certezze sugli istituti di credito considerato meno esosi ed esigenti con i clienti. Sia che ci si rivolga alle banche fisiche presenti sul territorio e sia quelle online, tradizionalmente più convenienti, i ritocchi all'insù coinvolgeranno tutti e la maggior parte delle voci di spesa. Insomma, l'epoca dei conti correnti a costo zero sembra destinata a sparire già dal mese di ottobre 2017. Se qualche proposta rimarrà attiva, sarà cancellata nell'arco di poche settimane. Questa è la tendenza registrata nel contesto di un percorso comunque già avviato da tempo e che raggiunge proprio adesso il culmine.
Ma come fanno i conti correnti a costare di più? Semplicemente per via dell'aggravio delle spese. Nei conti correnti tradizionali occorre tenere in considerazione le spese per canone annuo carta di credito, bonifico allo sportello in contanti, bonifico allo sportello con addebito in conto, utenze allo sportello con addebito in conto, prelievo bancomat su altra banca, richiesta elenco movimenti allo sportello, bonifico online su altra banca, prelievo di contanti allo sportello, tasso attivo minimo, tasso passivo nominale massimo. Succede adesso che le voci che fanno registrare un aumento sono
Nei conti correnti online fari puntati su canone annuo carta di credito, bonifico online altra banca, prelievo bancomat su altra banca, tasso attivo minimo, tasso massimo passivo in assenza di fido. Andando nel dettaglio dell'impatto sui correntisti, a essere subito coinvolti sono il 12,5 per cento delle banche fisiche e l'11 di quelle online, tra cui
Per comprendere quali sono i conti correnti più costosi, un utile indice di riferimento è il costo medio per le famiglie con media operatività ovvero quelle con 228 operazioni. Ebbene notiamo che
Come fare la scelta giusta? In prima battuta confrontare i conti correnti in base al proprio profilo e all'Isc cioè l'Indicatore sintetico di costo annuo. Nei conti tradizionali varia tra i 90 e i 190 euro l'anno, in quelli online fra zero e 40 euro. Quindi leggere i fogli informativi dei conti correnti. Si trovano sui siti delle banche, alla voce Trasparenza, altrimenti basta chiederli allo sportello. Consentono il confronto sulle commissioni, come i bonifici che non sono compresi nell'Indicatore sintetico di costo annuo. Andare quindi nella nuova banca e chiedere di trasferire lì il conto. Il passaggio deve concludersi entro 12 giorni lavorativi, a meno che non c0è un conto titoli. In caso contrario scatta il risarcimento.