I dati raccolti hanno evidenziato un aumento dei costi dell'8,7% per i conti tradizionali e del 2,2% per quelli online. Ma salgono anche i rendimenti.
Il conto corrente rimane uno strumento di primaria importanza per l'utilizzo dei servizi bancari, specialmente per i pagamenti. Il tasso di interesse applicato ai depositi in conto corrente sta subendo un incremento. Anche se attualmente resta a livelli contenuti, gli esperti prevedono un ulteriore aumento nel futuro.
Questo aumento dei tassi sui depositi in conto corrente segue l'aumento dei rendimenti sui conti deposito e rappresenta un adeguamento della politica delle banche alla politica della Banca centrale europea, che ha effettuato quattro rialzi dei tassi dal mese di luglio. In parallelo sono però in crescita i costi di gestione dei conti correnti stessi. Facciamo il punto della situazione:
L'analisi ha evidenziato una crescita dei costi per diverse categorie, con un aumento medio del 10% per i giovani, che finora erano stati una categoria privilegiata, del 7,9% per i pensionati e del 8,1% per le famiglie. La differenza tra il conto più conveniente e quello più caro raggiunge i 200 euro. La causa principale di questi rincari è l'inflazione, pari al 10,1% su base annua a gennaio, ma ancora non sono state considerate le decisioni sui tassi della Banca centrale europea.
I costi dei conti bancari sono aumentati in tutte le banche considerate. Ad esempio, quello di Crédit Agricole ammonta a 180,19 euro, mentre in Intesa arriva a 204,80 euro e in CheBanca! a 120,36 euro. L'incremento più significativo è stato registrato in Deutsche Bank, che raggiunge i 118 euro. Per quanto riguarda le famiglie e i pensionati, il conto più conveniente è offerto da Mps a 92,60 euro e 86,60 euro rispettivamente.
Per i giovani, il conto più conveniente è offerto da Intesa, dove il costo è pari a zero. La situazione è diversa nelle banche online e alternative, dove il costo medio per le famiglie è aumentato del 2% in un anno, mentre per i giovani e i pensionati è aumentato del 2,97% e dell'1,53% rispettivamente, ad eccezione di Illimity, che ha quasi dimezzato il costo del conto Smart.
Per i giovani che si recano allo sportello, è stato registrato un aumento del 10% in media a 76 euro. Per le famiglie, il costo è aumentato dell'8,11% a 160 euro, mentre per i pensionati è aumentato del 7,86% a 151 euro. Il rapporto stilato da Altroconsumo ha determinato i conti bancari più convenienti basati su un profilo-tipo che comprende l'accredito dello stipendio, la domiciliazione delle bollette, 12 rate del mutuo e 12 prelievi da ATM.
Per l'utilizzo esclusivamente online, il costo complessivo annuo è stato azzerato da diverse banche come Sistema, Progetto, Ifis, Megliobanca, Illimity, Ing, Webank e Bbva. La migliore offerta per l'utilizzo sia fisico che online è stata identificata come quella di Sella con un costo annuo di 18 euro, seguita da Ibl a 21,32 euro e da Banca Widiba e Unicredit entrambe a 24 euro.
C'è poi un'altra importante novità da segnalare e riguarda la remunerazione dei correntisti. Intendiamoci, proprio per via della natura di questo strumento, non bisogna mettere in conto elevate percentuali. Tuttavia, le banche iniziano a staccarsi dallo 0% stagnante degli ultimi anni per avviarsi gradualmente e in alcuni casi verso la fatidica soglia dell'1%.
Dati alla mano, il tasso medio sui depositi in conto corrente ha registrato un aumento significativo, come riportato dall'ultimo bollettino mensile dell'Associazione Bancaria Italiana. Da un tasso di 0,02% fino ad agosto 2022, il tasso è salito allo 0,11% a novembre dello stesso anno. Nonostante l'aumento sia relativamente moderato in termini assoluti, rappresenta un incremento delle entrate lorde per i depositanti, passando da 2 euro a 11 euro su un deposito di 10.000 euro.