Conto deposito 2021 conviene o non conviene più. I pro e contro

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Conto deposito 2021 conviene o non convi

Conto deposito 2021, pro e contro

Conto deposito 2021 conviene o non conviene più. I pro e contro

La questione è ufficialmente esposta: conviene investire nei conti deposito nel 2021? A occuparsene è stata la grande stampa italiana e il dibattito prendere le mosse da un presupposto: non c'è dubbio che la promessa dei tassi di interesse sia buona e allettante, soprattutto se confrontata con quella dei conti correnti.

C'è però un problema di base: le offerte durano poco e di conseguenza non si tratta di investimenti nel lungo periodo. Ma se questi aspetti sono noti da tempo, c'è anche un'altra riflessione da fare: una situazione di questo genere è davvero utile per la crescita economica del Paese?

Provando ad allargare lo sguardo oltre i conti deposito, è lecito parlare di rapporto fiduciario tra le banche che operano sul territorio italiano, le società di gestione del risparmio, le finanziarie emittenti o distributrici di vari prodotti, tra cui i conti depositato, la vastissima clientela tra risparmiatori e investitori? Vediamo in questo articolo:

  • Conviene conto deposito 2021 o no
  • Conto deposito 2021, pro e contro

Conviene Conto deposito 2021 o no

Rispetto al recente passato, i tassi di interesse garantiti dai conti deposito sono quindi più bassi. Eppure, dati ufficiali alla mano dell'Associazione bancaria italiana, i nostri connazionali fanno un largo utilizzo di questo strumento.

Il pensiero ispiratore che spinge a scommettere sui conti deposito anche nel 2021 è chiaro: meglio un piccolo interesse sicuro oggi che impegnarsi in investimenti incerti domani. I dati sulla concreta convenienza economica dei conti deposito aiutano a farsi un'idea:

  • CheBanca! interessi anticipati: netto a 6 mesi dello 0,22%; netto a 12 mesi dello 0,26%
  • Conto Facto (Banca Farmafactoring) da 5.000 euro; netto a 12 mesi dello 0,22%
  • Contoincreval (Credito Valtellinese) da 25.000 euro: netto a 12 mesi dello 0,37%
  • Conto SuIBL da 5.000 euro: netto a 6 mesi dello 0,67%; netto a 12 mesi dello 0,74%
  • Conto Widiba (Mps) da 1.000 euro: netto a 6 mesi dello 0,45%; netto a 12 mesi dello 0,60%
  • Conto Arancio (Ing Direct) da 10.000 euro: netto a 12 mesi dello 0,30%
  • Conto Esagon (Credito Fondiario) da 10.000 euro: netto a 12 mesi dello 0,19%
  • Depositi Banca Privata Leasing da 1.000 euro interessi anticipati: netto a 6 mesi dello 0,56%; netto a 12 mesi dello 0,97%
  • IoScelgo (Banca Santander) da 500 euro; netto a 12 mesi dello 0,74%
  • Rendimax (Banca Ifis) da 1.000 euro anticipati: netto a 6 mesi dello 0,37%; netto a 12 mesi dello 0,49%
  • SìConto (Banca Sistema): netto a 6 mesi dello 0,30%; netto a 12 mesi dello 0,74%
  • Websella da 1.000 euro: netto a 6 mesi dello 0,22%; netto a 12 mesi dello 0,22%

Questa fotografia ci permette di rispondere a una domanda: conviene investire nei conti deposito nel 2021?

La risposta è affermativa in due casi: se si prende consapevolezza dei bassi guadagni rispetto ad altre forme di risparmio e se si sfrutta l'iniziale fase promozionale in cui i tassi sono moderatamente più alti.

Conto deposito 2021, pro e contro

Acquisite queste consapevolezza, i pro dei conti deposito 2021 sono più di uno. A iniziare dal rendimento che cresce nel tempo secondo la regola che a un numero maggiore di anni corrisponde un ricavo più alto.

Ma se nei confronti dei conti correnti questo è un vantaggio, rispetto ad altre soluzioni finanziari, i tassi di interesse sono così bassi da rappresentare un contro. Insomma, a essere decisivo è il termine di confronto.

Tra i pro rientra l'opzione di svincolare i risparmi in qualsiasi momento, ma di contro c'è la perdita di tutti gli interessi, anche quelli maturati fino a quel momento. Convince l'assenza (quasi sempre) dei costi fissi annuali per la gestione mentre la sicurezza è variabile e legata al Fondo di Tutela Interbancario per i Depositi.