Cosa prevede l'importante Piano Casa del Governo Meloni sia per le case in affitto che le abitazioni di proprietà

di Marianna Quatraro pubblicato il
Cosa prevede l'importante Piano Casa del

Quali sono le novità annunciate del Piano Casa del governo Meloni oltre a nuovo condono edilizio e riforma del catasto: i chiarimenti sui contenuti, i nuovi annunci di Salvini ora a Settembre e quando potrebbe arrivare

Cosa prevede il Piano Casa del Governo Meloni sia per le case in affitto che le abitazioni di proprietà che è ritornato al centro della scena politica in questi primi giorni di Settembre? Un nuovo piano casa allo studio del governo con misure di sostegno soprattutto per chi vive in case in affitto e ha difficoltà a pagare regolarmente il canone di locazione.

Sono diverse le misure per le case, sia in affitto che di proprietà, su cui il governo vorrebbe lavorare ma al momento si tratta solo di ipotesi per cui è innanzitutto necessario verificare la disponibilità delle risorse economiche ed eventualmente recuperarle.

  • Nuovo Piano casa del governo Meloni cosa prevede
  • Come cambiano regole per case in affitto e di proprietà con nuovo Piano casa governo
  • Nuovo Piano casa governo Meloni e nuovo condono edilizio possibile
  • Nuovo Piano casa governo Meloni e riforma catasto attesa

Nuovo Piano casa del governo Meloni cosa prevede

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha anticipato un possibile nuovo Piano casa nella prossima Manovra Finanziaria, piano che costerebbe qualche centinaia di milioni di euro da investire innanzitutto, secondo il vicepremier, in un piano per l’edilizia pubblica, per evitare che il problema del caro affitti possa acuirsi ancora nei prossimi mesi creando non poche difficoltà ai cittadini.

In virtù di questo obiettivo, lo stesso Salvini ha deciso di avviare la ricognizione delle case popolari sfitte, importante anche per la prossima costruzione di nuovi alloggi, con la ristrutturazione di 15mila alloggi popolari, come annunciato.

Secondo quanto emerso da dati recenti, infatti, su circa 800 mila abitazioni di proprietà delle Regioni e dei Comuni, circa 55 mila risultano vuote e in attesa di ristrutturazione. Gli enti chiedono un fondo ad hoc per riqualificare questo patrimonio, in modo da garantire una piena ristrutturazione di case che potrebbero essere usate a scopo abitativo anche per risolvere la questione del caro affitti attuale.

Secondo Salvini dovrebbero essere preparati bandi aperti sia agli enti pubblici che ai privati, con l’idea di garantire abitazioni non solo ai più poveri ma a tutti coloro che, pur potendo pagare un canone di locazione, non riescono a sostenere i prezzi di mercato.

Con il nuovo Piano Casa del governo Meloni si punta anche a rifinanziare Fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni e Fondo morosità incolpevole.

Nel Piano Casa potrebbe essere inserito anche il riordino di bonus e agevolazioni annunciato dal governo, in realtà con la prossima Manovra Finanziaria, sia per detrazioni che per bonus edilizi. 

Come cambiano regole per case in affitto e di proprietà con nuovo Piano casa governo

Potrebbero rientrare nel nuovo Piano Casa del governo Meloni le nuove regole per le case in affitto breve, su cui da mesi ormai il governo lavora, dopo le novità già approvate ed entrate in vigore quest’anno sugli affitti brevi e il nuovo obbligo di comunicazione all’Agenzia delle Entrate di tutti i contratti che prevedono un affitto breve di durata massima di 30 giorni. 

Secondo le anticipazioni, le nuove regole per case in affitto breve, dovrebbero essere le seguenti: 

  • decisione di un minimo di due notti per affittare case;
  • compilazione obbligatoria di un registro per chi ospita;
  • nuove misure di tutela per le famiglie numerose che scelgono una casa piuttosto che un albergo;
  • nuovi incentivi per gli affitti brevi nei piccoli borghi di Italia dove non sono presenti strutture alberghiere;
  • obbligo per i proprietari di fissare un Codice identificativo nazionale (Cin) per ogni immobile a uso abitativo messo in affitto per finalità turistiche, con contestuale obbligo di esporlo anche negli annunci pubblicati su tutti i portali online e se non si assolve a tale adempimento si rischiano multe fino a 5mila euro;
  • obbligo per chi svolge l’attività di locazione in forma imprenditoriale, cioè chi gestisce più di quattro appartamenti, di presentazione della Scia, segnalazione certificata di inizio attività.
Inoltre, proprietari e inquilini di case in affitto breve possono optare per la cedolare secca, scegliendo il regime fiscale agevolato direttamente in dichiarazione dei redditi e solo ed esclusivamente se nel corso dell’anno si affittano al massimo quattro appartamenti.

Potrebbe rientrare nel nuovo Piano Casa anche la misura che prevede l’estensione della cedolare secca sugli affitti anche agli immobili non di tipo residenziale.

Nuovo Piano casa governo Meloni e nuovo condono edilizio possibile

Probabilmente il nuovo Piano Casa del governo Meloni potrebbe contenere anche il nuovo condono per gli abusi edilizi che, stando a quanto riportano le ultime notizie, potrebbe diventare ufficiale anche con nuovo apposito decreto, o potrebbe rientrare tra le misure del nuovo Testo Unico sull’Edilizia.

Il nuovo condono edilizio del governo dovrebbe valere solo nel caso di abusi edilizi minori e piccole difformità e, nello specifico, nei seguenti casi:
se le opere sono state realizzate in assenza di un titolo edilizio ma nel rispetto di prescrizioni urbanistiche;

  • se le costruzioni risalgono a prima della imposizione del vincolo;
  • se i lavori realizzati hanno danni limitati come conseguenze;
  • se si tratta di opere minori che non riguardano aumento di superficie;
  • se si tratta di costruzioni con concessioni da parte della Autorità.

Nuovo Piano casa governo Meloni e riforma catasto attesa

Forse strettamente legata al nuovo Piano casa del governo Meloni potrebbe essere l’attesa riforma del catasto che lo stesso governo ha più volte ribadito non essere tra le sue priorità ma richiesta dall’Ue nella nuova Manovra Finanziaria con adeguamento di valore catastale e valore di casa che, secondo la stessa Ue, dovrebbero essere uguali.

Si tratta in realtà di una novità che, se approvata realmente, avrebbe conseguenze negative sulle tasse sulle case che si alzerebbero.

Probabilmente l’Italia non interverrà sul catasto con una revisione delle tasse ma potrebbe rivedere il catasto portando avanti la riforma che era stata avviata dall’ex governo Draghi e che puntava soprattutto non ad aumentare le tasse ma a far emergere gli immobili cosiddetti fantasma, eliminando l’attribuzione esplicita di un valore patrimoniale all’immobile e procedendo con la rendita catastale per il calcolo delle tasse da pagare sugli immobili stessi, e la rendita ‘ulteriore’, senza modificare la base imponibile per il calcolo delle tasse, prevedendo nuovi meccanismi di aggiornamento periodici delle rendite catastali in base alle oscillazioni del mercato di riferimento insieme a:

  • modifiche per gli Omi, prezzi di mercato divisi per zone e di consultazione nell’accesso alla banca dati catastale;
  • agevolazioni per gli immobili di interesse storico o artistico per costi di manutenzione e conservazione;
  • potenziamento degli strumenti a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per mappare e censire gli immobili sconosciuti.