Come cambia uso del denaro contante a partire dal prossimo anno con aumento soglia a 5mila euro: le novità in vigore e chiarimenti
Da quando vale nuovo limite contanti di 5mila euro e come si calcola con nuova legge 2022-2023? Con le novità annunciate dal governo Meloni, cambiano le regole per l’uso del denaro contante dal prossimo anno e, contrariamente alle iniziali aspettative, sono stati definiti nuovi aumenti.
Nel 2016 era stato fissato a 3mila euro, poi abbassato a 2mila nel 2020 e si era deciso di ridurlo ancora a mille euro nel 2022. Poi con un emendamento approvato durante la conversione del Dl Milleproroghe di quest’anno, la riduzione da 2mila a mille euro per l’uso del contante era stata prorogata al 2023, ora del tutto saltata. Si torna indietro e torna ad aumentare la soglia dell’uso di contante possibile fino a 5mila euro dal prossimo anno.
Relativamente all’aumento del tetto all’uso del contante e non all’abbassamento, la Meloni ha spiegato che, come affermato dalla Banca Centrale Europea, il limite all’uso del contante penalizzerebbe proprio i più poveri e che comunque in altri Paesi Ue, tra cui la Germania, non c’è alcun limite del contante, per cui non si tratta di una misura che deve per forza spingere verso l’evasione.
Precisiamo che per chi supera la soglia di uso di contante dei 5mila euro sono previste sanzioni che sono di:
Il nuovo limite all’uso di contanti fino a 5.000 euro vale anche per i cambiavalute e le aziende e, inoltre, non solo per pagamenti tra privati per l’acquisto di beni e servizi, ma anche per prestiti tra parenti.
Non è previsto, invece, alcun limite per i pagamenti misti, cioè quelli effettuati una parte in contanti e una parte con pagamento elettronico. Per esempio, un bene dal valore di 6.000 euro può essere tranquillamente acquistato attraverso un pagamento di 3.000 euro in contanti e di 3.000 euro tramite carta di credito o bonifico, e per prelievi e versamenti in banca o alla posta.