Due nuove leggi Ue su tassa patrimoniale e rilancio reddito di cittadinanza oltre direttiva case green

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Due nuove leggi Ue su tassa patrimoniale

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Una nuova tassa sui super ricchi per finanziare importanti progetti Ue: cosa potrebbe prevedere nuova legge europea

Quali sono le nuove leggi Ue su tassa patrimoniale, rilancio reddito di cittadinanza affiancano direttiva case green Ue? Dopo l’obbligo di ristrutturazione per case green, l’annuncio di stop a breve per le caldaie a gas, e non solo, dall’Unione europea sembra poter arrivare una nuova legge, che questa volta punta a ‘colpire’ i più ricchi.

  • Nuove leggi Ue su tassa patrimoniale e rilancio reddito di cittadinanza
  • Nuova direttiva Ue su case green approvata cosa prevede

Nuove leggi Ue su tassa patrimoniale e rilancio reddito di cittadinanza

Stando a quanto riportano le ultime notizie, dall’Ue potrebbe arrivare una nuova legge per l’introduzione di una nuova tassa patrimoniale per i più ricchi. Si tratta, infatti, di una tassa che dovrebbe colpire i super ricchi. 

Oltre 130 eurodeputati hanno, infatti, firmato una petizione per chiedere l’introduzione di una tassa sulla ricchezza degli ‘ultra-ricchi’ su scala internazionale, con l’obiettivo di ottenere risorse economiche per finanziare la transizione ecologica e sociale. 

La proposta, avanzata dall’europarlamentare francese Aurore Lalucq e dall’economista Gabriel Zucman, prevede un’imposta progressiva sull’1,5% sui patrimoni di almeno 50 milioni di euro.

Considerando che entro l’anno si prepara ad entrare in vigore l’accordo per l’applicazione di una tassa globale minima del 15% sulle imprese multinazionali, Lalucq e Zucman hanno deciso di chiedere che un sistema di tassazione per i più ricchi necessario per rendere più equa la distribuzione della ricchezza, combattere la disuguaglianza sociale e finanziare la lotta al cambiamento climatico.

Le recenti novità dall'Ue non riguardano solo una eventuale nuova patrimoniale per i super ricchi per finanziarie il progetto ecologico mondiale, ma anche un inatteso rilancio del reddito di cittadinanza

La stessa Commissione europea qualche tempo fa aveva parlato del beneficio in vigore in Italia come sussidio non in linea con il diritto dell’Unione Europea in materia di libera circolazione dei lavoratori, diritti dei cittadini, residenti e protezione internazionale, invitando, invece, i Paesi membri ad aderire al progetto di un reddito minimo europeo. 

Proprio in virtù dell’istituzione di un reddito minimo, l’Ue sembra intenzionata a rilanciare sul reddito di cittadinanza, che però il governo Meloni di prepara a sostituire e teoricamente cancellare da gennaio 2024, ma con sostanziali modifiche.

Nuova direttiva Ue su case green approvata cosa prevede

Nell’attesa di capire come evolverà la situazione relativa a nuova tassa patrimoniale e rilancio del reddito di cittadinanza, è stata ufficialmente approvata in Parlamento europeo la legge per la ristrutturazione obbligatoria delle case per ridurre le emissioni inquinanti delle case ie garantire maggiore efficientamento energetico, con l’obiettivo entro il 2030, di avere tutti gli immobili sia residenziali e sia non residenziali con classe energetica E.

Secondo quanto previsto dalla nuova legge europea, devono essere obbligatoriamente ristrutturate tutte le case e gli edifici di classe inferiore a E ed entro il 2023 tutti gli edifici e le case di classe energetica inferiore a E, cioè F e G, dovranno essere ristrutturati per migliorare la propria classe energetica e ridurre, quindi, le proprie emissioni inquinanti. 

I passaggi previsti dalla nuova direttiva europea sulla ristrutturazione obbligatoria delle case sono i seguenti:

  • entro il 2030 tutti gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica E;
  • entro il 2033 la classe energetica da raggiungere dovrà essere la D;
  • entro il 2040 si dovrà raggiungere un livello tale da garantire un parco immobiliare a zero emissioni entro il 2050.
Sono esonerati dal nuovo obbligo di ristrutturazione di casa specifiche tipologie di immobili, come: 
  • edifici di pregio artistico;
  • edifici riconosciuti meriti storico-architettonici;
  • edifici di culto; 
  • seconde case.
Tuttavia, i tempi di attuazione delle novità si preannunciano lunghi, in risposta ai diversi problemi suscitati in merito dal governo italiano, considerando che è prevista il prossimo luglio l’approvazione della direttiva e, se approvata definitivamente, nell’estate del 2025 la direttiva dovrà essere recepita dai Paesi membri.