I tanti esclusi dal condono (pace fiscale) multe e cartelle e i forti nuovi limiti imposti

di Marianna Quatraro pubblicato il
I tanti esclusi dal condono (pace fiscal

Cosa cambia con versione definitiva nuovo piano pace fiscale 2023 e chi sono gli esclusi dal condono: ecco cosa prevedono le ultime novità confermate

Chi sono i tanti che saranno esclusi da condono (pace fiscale) multe e cartelle e i forti nuovi limiti imposti? Il nuovo piano di pace fiscale 2023 prevede il condono automatico di multe e cartelle solo di importo entro i mille euro e sconti per cartelle di importo superiore ma comunque non oltre certe somme e sono diverse le novità approvate in sede di approvazione definitiva della Manovra Finanziaria 2023 rispetto alla iniziale impostazione della norma.

  • Esclusi da condono multe e cartelle e nuovi limiti stabiliti
  • Pace fiscale 2023 e condono cosa prevede

Esclusi da condono multe e cartelle e nuovi limiti stabiliti

Con l’approvazione definitiva della Manovra Finanziaria 2023 cambiano le modalità di accesso al nuovo piano di pace fiscale 2023. Stando, infatti, a quanto confermano le ultime notizie, sono escluse dal totale condono per importi anche fino a mille euro sia le multe stradali e sia le cartelle ricevute per mancato pagamento delle imposte locali, come l’Imu. In questo caso, infatti, la somma dovuta per la multa, più la sanzione calcolata, deve essere pagata anche l’importo della stessa multa è inferiore a mille euro ma vengono cancellate sanzioni e interessi. 

Escluse dal condono anche le pendenze nei confronti di enti previdenziali privati: in questo caso la sanatoria è opzionale. Inoltre, il condono delle cartelle e multe ammesse alla cancellazione totale del debito entro i mille euro slitta dal 31 gennaio al 31 marzo 2023. 

Entro questa data, l’Agenzia delle Entrate provvederà alla totale e automatica cancellazione di tutti i debiti entro i mille euro. Tra gli altri nuovi limiti previsti per il condono 2023 ci cartelle multe, ci sono quelli relativi ai debiti stralciabili che restano solo quelli verso amministrazioni statali, agenzie fiscali ed enti pubblici previdenziali, comprese le somme oggetto di rottamazione. 

Per gli enti diversi da quelli riportati, come Comuni o enti di previdenza privati, la cancellazione del debito è solo parziale e vale solo per la quota (entro i mille euro) relativa a interessi per ritardata iscrizione a ruolo, sanzioni e interessi di mora, mentre per il caso delle multe stradali, come detto, la cancellazione del debito riguarda solo gli interessi di mora, ma la multa deve essere comunque pagata.

Pace fiscale 2023 e condono cosa prevede

Il condono di multe e cartelle entro i mille euro vale solo relativamente al periodo 2000-2015 e non è prevista alcuna procedura per la richiesta di cancellazione del debito che avverrà automaticamente da parte dell’Agenzia delle Entrate e senza alcun onere a carico dei debitori. 

L’importo di mille euro per la prescrizione automatica di cartelle e multe si calcola sulla singola voce per cui è stata ricevuta la cartella. In ogni caso, dal primo gennaio al 31 marzo 2023 è sospesa la riscossione dell’intero ammontare dei debiti.

Per debiti con il Fisco di importo superiore ai mille euro, la nuova pace fiscale 2023 prevede la possibilità di pagare solo la quota capitale dovuta senza calcolo di interessi, sanzioni, interessi di mora, somme dovute a titolo di aggio o altre somme dovute. Si deve pagare dunque solo la cifra della multa inizialmente ricevuta e si può pagare tale importo o in un’unica soluzione o a rate, con un piano di rateizzazione in un massimo di 18 rate.

Se si sceglie di pagare il debito con il Fisco a rate, a partire dal primo agosto 2023, bisogna calcolare gli interessi al 2% annuo e per chi ha intenzione di chiedere un pagamento rateizzato del debito deve inviare apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate- Riscossione, seguendo la procedura disponibile sul sito entro il 30 aprile 2023.

Il limite relativo al pagamento agevolato di multe e cartelle a rate riguarda le precise scadenze fissate per i pagamenti rateali. E’ stato, infatti, stabilito che la prima e la seconda rata da pagare debbano essere pari al 10% delle somme complessivamente dovute ai fini della definizione, con scadenza 31 luglio e 30 novembre 2023, mentre l’importo restante si divide in 16 rate di pari importo con le seguenti scadenze da rispettare che sono il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024.