quali modi abbassare rata mutuo alzata
Qual è la soluzione che permette di abbassare la rata di un mutuo già aumentata e dormire sonni tranquilli: andamento tassi attuali e previsioni
In quali modi posso cercare di abbassare rata mutuo che si è alzata di 100-200 euro? I tassi dei mutui sono nuovamente in picchiata e, se le attuali previsioni saranno rispettate, continueranno ad aumentare anche nei prossimi mesi.
Le rate dei mutui a tasso variabile si sono già alzate e potrebbero arrivare anche a raddoppiare entro la prossima estate, il che porta chiaramente in tanti a voler cambiare le proprie condizioni di mutuo, alla ricerca di soluzioni più convenienti e che prevedano rate più basse. Vediamo come fare ad abbassare le rate del mutuo già alzate.
Stando a quanto riportano le ultime notizie, solo nelle ultime settimane l’Euribor trimestrale è salito agganciandosi al tasso Bce, che è passato da 0 all’1,25 e che, secondo le stime, continuerà a salire, di ulteriori 50 punti base a dicembre, calcolando un tasso al 2% circa entro la fine dell'anno, per continuare ad aumentare ancora nel 2023 soprattutto con l’inflazione che continuerà a salire.
Per fare qualche esempio di aumento rata mediamente di 100-200 euro, per esempio, chi pagava una rata di mutuo a tasso variabile di 700 euro, ora paga circa 800 euro. Chi ad agosto pagava una rata di circa 450 euro per un mutuo di 100mila euro a 20 anni, ora paga circa 80 euro in più e potrebbe pagare fino a 150 euro in più nei primi mesi del 2023, fino ad arrivare a quasi 700 euro a fine anno per un aumento complessivo da ora di 250 euro circa.
La soluzione che permette di abbassare la rata di un mutuo già aumentata di 100-200 euro in media è quella di ricorrere alla surroga del mutuo, alla ricerca di condizioni di mutuo più convenienti e con possibilità di spostare un mutuo da una banca ad un’altra.
La surroga di un mutuo permette, infatti, a chi ha già acceso un mutuo di cambiarlo, sostituendolo con un altro mutuo proposto da un'altra banca e a condizioni più convenienti ed economicamente più vantaggiose. Prima di procedere con la surroga di un mutuo il consiglio è sempre quello di informarsi sulle diverse proposte sul mercato e delle diverse banche in modo da poter valutare la soluzione che meglio si adatta alle proprie esigenze.
Il trasferimento di un mutuo da una banca ad un’altra riguarda l’iscrizione ipotecaria sulla casa che è stata comprata, la nuova banca si accolla l’onere di saldare il debito residuo, mentre il cliente si impegna con la nuova banca a rimborsare il mutuo con il pagamento delle nuove rate.
Il trasferimento del mutuo da una banca all’altra avviene automaticamente tra le banche coinvolte e, una volta trasferito il mutuo, alla vecchia banca non dovrà essere pagato più nulla, e che anche per la surroga del mutuo, come la sua prima accensione, prevede la stipula di un atto formale che deve redigere obbligatoriamente un notaio, che sostanzialmente autentica la dichiarazione di surroga dell'ipoteca.
Precisiamo che le spese notarili in caso di surroga sono sempre a carico della banca, per cui per il mutuatario non è previsto alcun costo.
Surrogare un mutuo al momento per abbassare una rata già aumentata di qualche centinaia di euro in qualche mese significa oggi pensare di passare da un mutuo a tasso variabile ad un mutuo a tasso fisso.
Il motivo è presto spiegato: se di solito scegliere la surroga per mutui a tasso fisso o variabile dipende dalle esigenze di chi ha già acceso un mutuo e generalmente è per i mutui a tasso variabile, che prevedono rate mensili relativamente convenienti rispetto a quelle proposte dai mutui a tasso fisso, oggi la situazione è decisamente più complicata e definisce uno scenario differente.
I mutui a tasso variabile sono soggetti alla volatilità del mercato, il che significa che considerando l’andamento attuale di economia e inflazione e di contestuale adeguamento dei tassi, i tassi variabili tenderanno a salire in maniera rapida ed elevata rispetto ai tassi fissi.
Anch’essi stanno aumentando e si preparano a salire ancora ma, pur prevedendo rate più alte attualmente rispetto ai mutui a tasso variabile, i mutui a tasso fisso si stabilizzano su cifre specifiche oltre cui non possono andare, facendo così dormire sonni tranquilli.
Dunque, per abbassare una rata di mutuo che si è già alzata di 100-200 euro mediamente si può fare il passaggio da mutuo a tasso variabile a mutuo a tasso fisso, che non riduce di nuovo la rata già aumentata ma quanto meno non si rischia di incorrere in ulteriori aumenti.
Se tra qualche tempo (che non sarà a breve) i tassi dei mutui a tasso variabile torneranno a scendere, tornando al livello zero pre-crisi, nulla vieterà di surrogare nuovamente il mutuo, cambiando ancora e tornando al variabile dal fisso.