Nuove sanatorie abusi edilizi per case, giardini (balconi, verande) al via in diverse regioni (e condono avanza)

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuove sanatorie abusi edilizi per case,

Cosa potrebbe cambiare ancora per abusi edilizi realizzati su case singole e villette: nuova proposta presentata e cosa prevede

Quali sono i nuovi importanti sanatorie e condoni per case singole e villette al via in diverse regioni? Si va sempre più verso nuove possibilità di risoluzione di abusi edilizi, esistenti anche da tempo, cercando di evitare la demolizione di opere realizzate, anche in passato, senza i dovuti permessi e titoli edilizi. E in tal senso è stata presentata una nuova proposta di legge. Vediamo cosa prevede.

  • Quali sono nuove sanatorie e condoni per case singole e villette al via in diverse regioni
  • Cosa potrebbe prevedere il nuovo condono edilizio nazionale

Quali sono nuove sanatorie e condoni per case singole e villette al via in diverse regioni

Si prospettano possibili nuove sanatorie e condoni per case singole e villette in diverse singole regioni: è stato Fratelli di Italia a proporre una nuova sanatoria e condoni di case abusive al mare, proposta che dovrebbe modificare la legge in vigore per condonare le case costruite dopo il 1976 entro 150 metri dal mare.

Dunque, dopo oltre 40 anni dalla prima legge, 36 anni dopo il divieto di sanatoria e dopo la legge del 1991 che stabilì il divieto di costruzione, e relativa sanatoria, entro i 150 metri dal mare, la nuova proposta potrebbe far saltare sia il divieto di edificazione a 150 metri dal mare e sia il divieto di sanatoria. 

Il caso più eclatante di risoluzione di abusi edilizi di case e villette al mare che si sta verificando è quello della Sicilia ma anche in altre regioni, di mare e non solo, si sta discutendo di tali possibilità. In realtà, per villette ed edifici realizzati dopo il 1976 ed entro il 1985, vige la legge Galasso, che ha tra l’altro esteso il divieto di edificazione a 300 metri dal mare e recepita con leggi, a livello regionale, che vietano anche la sanatoria sulle edificazioni costruite entro i 150 metri.

La nuova proposta di legge per sanatorie e condoni di ville abusive costruite entro i 150 metri dal mare, che farebbe del tutto saltare il divieto precedente di edificazione a 150 metri e il divieto di sanatoria, già avanzata ma sempre bocciata, ora potrebbe trovare parere favorevole da questo governo e infatti se ne continua a discutere in vista della definizione delle nuove misure da inserire nella prossima Manovra Finanziaria.

Tuttavia, se la legge dovesse essere effettivamente approvata, potrebbe trovare il parere assolutamente contrario della Corte Costituzionale, che potrebbe rimettere tutto in discussione. La Corte Costituzionale si è, infatti, già espressa chiaramente, spiegando che il condono edilizio rappresenta una materia penale su cui Regioni non hanno alcuna competenza e quindi non possono intervenire.

Come confermano le ultime notizie, però, considerando la volontà più volte ribadita dal governo di intervenire sugli abusi edilizi con nuove sanatorie e condoni, la proposta di nuove sanatorie e condoni avanzata a livello regionale potrebbe essere estesa a livello nazionale e riprendere anche l'idea di un condono edilizio generale, che a breve potrebbe essere approvato sia sulle case che le pertinenze in modo particolare su partinenze e costruzioni in giardino come verande, pergolati, tettoie e terrazze

Cosa potrebbe prevedere il nuovo condono edilizio nazionale

Il nuovo condono edilizio che potrebbe essere approvato a livello nazionale scatterebbe solo nel caso in cui l’abuso è stato commesso in assenza di vincoli relativi ad un titolo abilitativo o se l’abuso interessa un immobile situato in una particolarmente difficile da un punto di vista ambientale e al sussistere, in particolare, delle seguenti condizioni:

  • se le opere sono state realizzate in assenza di un titolo edilizio ma nel rispetto di prescrizioni urbanistiche;
  • se i lavori realizzati hanno danni limitati come conseguenze;
  • se le costruzioni risalgono a prima della imposizione del vincolo.
  • se si tratta di opere minori che non riguardano aumento di superficie;
  • se si tratta di costruzioni con concessioni da parte della Autorità.