Le importanti modifiche su sanatorie e tolleranze automatiche su abusi edilizi al via negli ultimi 3 mesi

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Cosa prevedono le recenti modifiche su sanatorie automatiche e tolleranze per abusi edilizi: cosa prevedono leggi in vigore e chiarimenti

Quali sono le importanti modifiche su sanatorie e tolleranze automatiche su abusi edilizi entrate in vigore negli ultimi 3 mesi? Sanare un abuso edilizio significa regolarizzare una situazione di illegalità edilizia verificatasi. Un abuso edilizio si verifica quando, infatti, viene realizzata un’opera senza permesso di costruire o altri titolo edilizio richiesto dalla legge. 

Per regolarizzare l’abuso edilizio bisogna richiedere, nei casi possibili e per abusi sanabili, apposita sanatoria, secondo la procedura di legge, per evitare sanzioni fino all’abbattimento dell’opera costruita.

  • Modifiche su sanatorie e tolleranze automatiche su abusi edilizi in vigore
  • Quali ulteriori modifiche su abusi edilizi attese

Modifiche su sanatorie e tolleranze automatiche su abusi edilizi in vigore

Sono diverse le importanti modifiche su sanatorie e tolleranze automatiche decise su abusi edilizi ed entrate in vigore negli ultimi 3 mesi. La prima possibilità di sanatoria edilizia automatica è quella che scatta per la tolleranza al 2%: è, infatti, possibile sanare in automatico l’abuso quando il mancato rispetto dell'altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta avviene entro il limite del 2% delle misure previste nel titolo abilitativo, aggiungendo a tale fattispecie anche ogni altro parametro delle singole unità immobiliari.

La tolleranza del 2% di un abuso edilizio, che deve risultare tra progetto e stato di fatto dell’opera, rapportando la cubatura del progetto a quella reale dei luoghi, vale solo ed esclusivamente per piccole difformità edilizie e, secondo quanto stabilito dal Tar di Venezia, la percentuale deve essere calcolata sull’intero fabbricato e non rispetto ai singoli elementi.

Le altre importanti modifiche entrate in vigore recentemente riguardano ulteriori casi di sanatorie che possono scattare in automatico ma solo nei seguenti casi: 

  • quando si tratta di piccoli abusi dichiarati dal tecnico abilitato per l’attestazione dello stato legittimo degli immobili, quando cioè vengono riportati nell’apposita dichiarazione asseverata allegata agli atti aventi per oggetto trasferimento o costituzione, ovvero scioglimento di comunione, di diritti reali;
  • quando gli abusi edilizi non violano la disciplina urbanistica ed edilizia e non pregiudicano l'agibilità dell'immobile.
Anche recenti sentenze sono intervenute sulle possibili sanatorie automatiche per abusi edilizi: la Corte di Cassazione si è pronunciata, per esempio, con una recente sentenza secondo cui prima di procedere alla totale demolizione dell’opera edilizia abusiva bisogna valutare se la demolizione lede i diritti fondamentali delle persone

La sentenza della Cassazione si fonda sul cosiddetto principio di proporzionalità che deve essere valutato prima di decidere se abbattere del tutto un’opera abusiva. Secondo la Cassazione, infatti, è più facile la sanatoria e il blocco della demolizione di un abuso edilizio se sproporzionato ed eccessivo rispetto ad altri criteri, come il diritto all’abitazione.

Per esempio, prima di approvare l’ordine di demolizione di un abuso edilizio bisogna valutare su che tipo di immobile è stato realizzato l’abuso, se una prima casa, o seconda, o altra, l’importanza che la casa ha per chi ci abita, se di residenza principale o meno, ubicazione dell’immobile in cui è stato realizzato l’abuso, ecc e capire quanto effettivamente sia insanabile, e dunque da abbattere, o meno.

Quali ulteriori modifiche su abusi edilizi attese

Secondo riportano le ultime notizie, il governo Meloni starebbe lavorando alla definizione di un nuovo condono edilizio. Si tratterebbe di una novità che dovrebbe, però, riguardare solo specifici abusi edilizi.

Secondo le anticipazioni, infatti, si potrà ricorrere al nuovo condono solo nel caso in cui non sussista alcun vincolo relativo ad un titolo abilitativo o se l’abuso interessa un immobile situato in una particolarmente difficile da un punto di vista ambientale. In particolare, il nuovo condono edilizio si potrà richiedere se:

  • le opere sono state realizzate in assenza di un titolo edilizio ma nel rispetto di prescrizioni urbanistiche;
  • i lavori realizzati hanno danni limitati come conseguenze;
  • si tratta di costruzioni con concessioni da parte della Autorità;
  • si tratta di opere minori che non riguardano aumento di superficie;
  • le costruzioni risalgono a prima della imposizione del vincolo.