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Cosa prevedono le recenti modifiche su sanatorie automatiche e tolleranze per abusi edilizi: cosa prevedono leggi in vigore e chiarimenti
Quali sono le importanti modifiche su sanatorie e tolleranze automatiche su abusi edilizi entrate in vigore negli ultimi 3 mesi? Sanare un abuso edilizio significa regolarizzare una situazione di illegalità edilizia verificatasi. Un abuso edilizio si verifica quando, infatti, viene realizzata un’opera senza permesso di costruire o altri titolo edilizio richiesto dalla legge.
Per regolarizzare l’abuso edilizio bisogna richiedere, nei casi possibili e per abusi sanabili, apposita sanatoria, secondo la procedura di legge, per evitare sanzioni fino all’abbattimento dell’opera costruita.
La tolleranza del 2% di un abuso edilizio, che deve risultare tra progetto e stato di fatto dell’opera, rapportando la cubatura del progetto a quella reale dei luoghi, vale solo ed esclusivamente per piccole difformità edilizie e, secondo quanto stabilito dal Tar di Venezia, la percentuale deve essere calcolata sull’intero fabbricato e non rispetto ai singoli elementi.
Le altre importanti modifiche entrate in vigore recentemente riguardano ulteriori casi di sanatorie che possono scattare in automatico ma solo nei seguenti casi:
La sentenza della Cassazione si fonda sul cosiddetto principio di proporzionalità che deve essere valutato prima di decidere se abbattere del tutto un’opera abusiva. Secondo la Cassazione, infatti, è più facile la sanatoria e il blocco della demolizione di un abuso edilizio se sproporzionato ed eccessivo rispetto ad altri criteri, come il diritto all’abitazione.
Per esempio, prima di approvare l’ordine di demolizione di un abuso edilizio bisogna valutare su che tipo di immobile è stato realizzato l’abuso, se una prima casa, o seconda, o altra, l’importanza che la casa ha per chi ci abita, se di residenza principale o meno, ubicazione dell’immobile in cui è stato realizzato l’abuso, ecc e capire quanto effettivamente sia insanabile, e dunque da abbattere, o meno.
Secondo riportano le ultime notizie, il governo Meloni starebbe lavorando alla definizione di un nuovo condono edilizio. Si tratterebbe di una novità che dovrebbe, però, riguardare solo specifici abusi edilizi.
Secondo le anticipazioni, infatti, si potrà ricorrere al nuovo condono solo nel caso in cui non sussista alcun vincolo relativo ad un titolo abilitativo o se l’abuso interessa un immobile situato in una particolarmente difficile da un punto di vista ambientale. In particolare, il nuovo condono edilizio si potrà richiedere se: