Cosa cambia per liquidazione e pagamento di anticipo di Tfr e Tfs a partire dal prossimo anno: novità al via per lavoratori privati e pubblici
Quali sono le nuove regole per liquidazione o anticipo Tfr-Tfs per dipendenti privati e pubblici al via nel 2023? Tfr e Tfs sono i Trattamenti di fine rapporto e servizio che vengono liquidati ai lavoratori dipendenti, rispettivamente privati e pubblici, nel momento di cessazione del rapporto di lavoro per qualsiasi motivo, sia che la conclusione del rapporto di lavoro avvenga per dimissioni o licenziamento, sia che avvenga per licenziamento, sia che avvenga per raggiungimento della pensione.
Il prossimo anno potrebbero cambiare le regole per liquidazione e anche anticipo di Tfs e Tfr. Vediamo di seguito come nel dettaglio e per chi.
Cosa cambia per liquidazione e anticipo Tfr per dipendenti privati
Nuove regole liquidazione e anticipo Tfs per dipendenti pubblici
Cosa cambia per liquidazione e anticipo Tfr per dipendenti privati
Stando a quanto riportano le ultime notizie, non ci sono novità e non dovrebbero cambiare le regole per liquidazione o pagamento anticipato del Tfr per dipendenti privati. Tutto resterà esattamente come al momento previsto e non ci saranno modifiche per procedure e tempi per avere il Tfr, tranne la possibilità valida per chivuole farne domanda di chiderlo anche all’Inps e non solo alle banche.
Le leggi in vigore permettono di avere l’anticipo del Tfr nelle seguenti misure:
fino al 70% dell’importo maturato per l’acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli, documentato con atto notarile;
fino al 70% dell’importo maturato per spese sanitarie e mediche importanti per terapie o interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche;
il 30% dell’importo di Tfr maturato per ulteriori motivi personali.
I tempi di pagamento del Tfr per dipendenti privati sono solitamente e per legge decisamente inferiori rispetto a quelli di pagamento del Tfs per dipendenti pubblici e si arriva ad un tempo massimo di liquidazione di 45 giorni, calcolati a partire dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.
Nuove regole liquidazione e anticipo Tfs per dipendenti pubblici
Diversi è, invece, il discorso per liquidazione e anticipo del Tfs ai dipendenti pubblici. Dopo l’approvazione del nuovo decreto per l'accordo quadro di convenzione con le banche per l'anticipo del Tfs agli statali agevolato prorogato per ulteriori due anni, per cui gli statali possono ancora avere subito il proprio Tfs senza aspettare gli anni necessari per legge, ma solo entro la somma dei 45mila euro e ad un tasso agevolato dello 0,4% se si chiede alle banche convenzionate che hanno aderito all’Accordo Quadro, si preparano ad arrivare altre novità.
Due in particolare sono le novità previste per il Tfs nel 2022-2023 ai dipendenti pubblici e sono in particolare:
possibilità di richiedere l’anticipo del Tfs anche all’Inps oltre che alle banche;
possibilità di effettuare la richiesta di pagamento del Tfr tramite procedura telematica.
A partire dal prossimo primo febbraio 2023, l'Inps potrà anticipare la liquidazione del Tfs ai dipendenti pubblici in pensione ad un tasso di interesse dell'1% e in poco più di due mesi, con l'applicazione dello 0,5% forfettario per le spese. La stessa possibilità varrà anche per chi attende il Tfr a cessazione del rapporto di lavoro.
Per quanto riguarda la procedura telematica, l’Inps ha reso note le prime indicazioni sulla telematizzazione della comunicazione dei dati giuridici ed economici per la liquidazione del Tfs, precisando che per poter lavorare con il nuovo sistema di scambio telematico dei dati, le amministrazioni devono essere abilitate ad accedere attraverso il sito istituzionale dell’Inps sia alla procedura nuova passweb, sia alla procedura di comunicazione di cessazione Tfs.
L’anticipo del Tfs per dipendenti pubblici viene spesso richiesto da tanti ì, da quanto sussiste tale possibilità, per evitare i lunghi tempi di pagamento del Tfs agli statali. Secondo le leggi in vigore, infatti, in base al motivo di cessazione del rapporto di lavoro cambiano i tempi di pagamento del Tfs agli statali che sono:
dopo 12 mesi per cessazione del rapporto di lavoro se raggiungimento dei requisiti, limiti di età o di servizio, per andare in pensione;
dopo 24 mesi per cessazione del rapporto di lavoro se per dimissioni volontarie.
Inoltre, i tempi per la liquidazione del Tfs agli statali cambiano anche in base all’importo maturato durante il rapporto di lavoro e che può essere diviso secondo le seguenti modalità:
in un’unica soluzione se l’importo è pari o inferiore a 50mila euro;
in due rate annuali se l’importo è compreso tra 50mila euro e inferiore 100mila euro e se l’importo lordo complessivo è superiore a 50.000 euro e inferiore a 100.000 euro la liquidazione del Tfs avviene in due rate, la prima pari a 50.000 euro e la seconda pari all’importo residuo;
in tre rate annuali, se l’importo da liquidare è pari o superiore a 100mila euro.