In un contesto che presenta ancora molte incertezze, ecco cosa immaginano analisti ed esperti per il futuro prossimo del mercato azionario mondiale.
Continuano a essere numerose le sfide degli investitori sul mercato azionario. Ben sapendo che i mercati tendono a non guardare molto lontano e si concentrano nel breve termine, le incertezze sono numerose, sebbene meno condizionate dagli effetti economici e sociali della pandemia. Facciamo il punto della situazione facendoci supportare dagli analisti degli esperti del settore:
Parte degli analisi si dichiara scettica rispetto alla crescita dei titoli tecnologici. E anzi, rispetto ai vari Microsoft, Nvidia, Apple, Alphabet e Tesla, che hanno rappresentato circa un terzo dei guadagni dello S&P, pronosticano un rallentamento. E se i profitti delle grandi aziende degli Stati Uniti cresceranno da qui alla fine dell'anno, il ritmo sarà più lento rispetto a quello registrato lo scorso anno.
Morgan Stanley ha complessivamente ridotto il livello di rischio del portafoglio a causa dell’incertezza delle prospettive. Gli analisti spiegano di voler mantenere un posizionamento lungo sugli investimenti rischiosi a fronte delle prospettive economiche positive ovvero crescita più bassa ma comunque robusta e rallentamento dell’inflazione, e dell’aspettativa che le conseguenze della variante Omicron per le economie mondiali saranno modeste.
Prevedono inoltre che i rendimenti dei titoli di Stato dei paesi sviluppati continueranno a salire, anche se la loro performance continuerà a dipendere, come in passato, dall’andamento dei titoli rischiosi, dall’instabile avversione al rischio degli investitori e dall’evoluzione pandemica.
Gli esperti del Wall Street Journal immaginano un rallentamento dalle parti di Wall Street. A loro dire, a ridurre gli indici azionari saranno gli aumenti dei tassi di interesse da parte della Fed. Se i tassi sono bassi, gli investitori puntano sulle attività di rischio come le azioni, mentre quando l'inflazione aumentano e le banche centrali rialzano i tassi, il valore dei futuri guadagni delle società diminuisce e gli investitori trovano altri modi per guadagnare.
E se gli analisti di Bmo Capital Markets prevedono che lo S&P finisca quest'anno a 5.300 punti, il 12% sopra il livello attuale, per S&P 500, 13 banche e società di servizi finanziari prevedono che l'indice il prossimo anno si attesti a 4.940 punti, in rialzo di circa il 4,5% sopra il livello di fine dicembre. Considerando che gli analisti di Morgan Stanley prevedono lo S&P a quota 4.400, in calo del 6,9%, diventa chiaro come non ci sia unanimità sull'andamento dei mercati azionari mondiali.
Secondo Norman Villamin - Chief Investment Officer (Wealth Management) di Union Bancaire Privée, la crescita degli utili nel 2022 dovrebbe restare moderata ma, nel nostro scenario base che prevede una lieve recessione, è probabile che l'anno prossimo i profitti si riducano, poiché le aziende avranno molto probabilmente perso la capacità di aumentare i prezzi. Invita a approccio cauto sulle azioni e continua a preferire i titoli con una visibilità superiore alla media sui flussi di utili.