Come possono ancora cambiare i costi di prestiti e mutui per i cittadini italiani a settembre e le misure di aiuto disponibili
Quali sono le previsioni per mutui e prestiti a Settembre, i nuovi aiuti in arrivo e le importanti modifiche in delega fiscale? Dopo l’ultimo aumento dei tassi di interesse di 25 punti base deciso a luglio, il direttivo della Bce potrebbe intervenire sui tassi di interesse con un nuovo aumento in autunno, con conseguenze ulteriori che peserebbero su mutui e prestiti. Vediamo quali sono le previsioni.
L'ipotesi più probabile sembra, però, quella di uno stallo dei tassi che potrebbero rimanere invariati fino alla fine dell’anno per poi iniziare leggermente a scendere dal prossimo gennaio 2024. lo stallo con inizi ribasso a gennaio.
Ci si aspetta, dunque, una fase di stabilizzazione dei tassi per gli ultimi mesi dell’anno per poi iniziare una discesa che dovrebbe portare conseguenti ribassi dei costi di mutui e prestiti anche se, secondo le previsioni, prima di raggiungere i tassi pre-crisi ci vorranno probabilmente anni.
Mentre si attende di conoscere effettivamente quali saranno le prossime decisioni sui tassi di interesse che incideranno sui pagamenti di mutui e prestiti, per sostenere i cittadini, si stanno muovendo singole banche ma anche il governo.
Partendo dalle banche, sono diverse quelle che hanno già definito misure di aiuto, a partire da Unicredit che ha messo a punto un piano da 10 miliardi di euro per sostenere famiglie e imprese e sostenere e incentivare i consumi di tutti soprattutto in un momento di inflazione ancora alta.
Il piano prevede nel dettaglio 4 miliardi per il finanziamento dei consumi di privati e famiglie e 6 miliardi di nuovi finanziamenti per le imprese del settore turistico, le eccellenze del Made in Italy e le zone economiche speciali.
Per privati e famiglie è prevista anche la flessibilità nel rimborso dei mutui, per cui è stata prorogata la rimodulazione a zero spese del mutuo con possibilità di sospensione del pagamento del rimborso della quota capitale per 12 mesi il o riducendo l’importo della rata con contestuale allungamento della scadenza del piano di rimborso per un periodo fino a un massimo di 4 anni.
Sempre per famiglie e privati, Unicredit ha definito anche un piano rateizzazione a tasso zero per prestiti per acquisti e utenze destinato a chi ha un Isee inferiore a 25mila euro ed è titolare di una carta Flexia, e un bonus di 500 euro su prestiti personali per le nuove nascite.
Anche Intesa Sanpaolo è intervenuta sulle rate dei mutui variabili, dando la possibilità di allungare le durate dei mutui a tasso variabile per ridurre le difficoltà di famiglie e imprese nel pagare le rate mensili, considerando il costante aumento dei tassi di interesse da parte della Bce nel corso dell’anno.
Accanto alla possibilità di allungare le rate di mutui a tasso variabile, le banche permettono anche altre di percorrere altre strade per agevolare il pagamento dei mutui diventati sempre più alti, con il costo del denaro che è arrivato al 4%, dalla rinegoziazione dei mutui, al massimo storico del 4,25% del luglio 2008, con una rata mensile aumentata in un anno dal 60 al 75%, alla surroga, spostando il vecchio mutuo dalla banca dove è stato acceso ad un’altra nuova banca con lo stesso debito residuo e a condizioni più favorevoli.
Ad incidere sui mutui ci saranno anche le novità della delega fiscale approvata, con la revisione delle detrazioni previste per gli interessi passivi sui mutui che dovrebbero essere riviste in modo più favorevole. E questa potrebbe essere una delle novità della riforma fiscale, che già in manovra finanziaria vi potrebbe essere.
Sempre in manovra finanziaria, o ancora, prima, visto l'urgenza e la delicatezza dei problemi legati ai mutui, potrebbero finalmente arrivare gli aiuti, le agevolazioni e i sostegni già allo stadio da diverso tempo, da pate del Govero Meloni tra cui: