Quali sono le ultime novità relative a trasferimenti di soldi da genitori a figli: cosa prevedono recenti sentenze e cosa cambia
Quali sono le nuove importanti sentenze che regolano trasferimento soldi da genitori e figli? Il trasferimento di soldi da genitori a figli è un’operazione molto comune quando si vuol fare un regalo ad un figlio o quando quest’ultimo ha necessità di avere maggiori disponibilità di soldi per affrontare una spesa importante.
La legge non pone problemi al trasferimento di soldi da genitori a figli né tantomeno obbliga a rivolgersi ad un notaio, ma, precisiamo, tale obbligo non sussiste solo se si tratta di trasferimento di soldi da genitori a figli di modico valore. Vediamo quali sono le nuove sentenze relative all’operazione di trasferimento di soldi da genitori a figli.
Precisiamo che le donazioni di modico valore sono esenti da imposte. Al contrario, quando la donazione di soldi da genitori a figli non è di modico valore è necessario l’atto notarile e la presenza di due testimoni.
Secondo una recente sentenza della Corte d’Appello di Bologna spetta al donatario, cioè a chi riceve la donazione, dimostrare che la donazione è di modico valore perché non incide in modo considerevole sul patrimonio del donante.
E’ necessario fornire la prova della donazione di soldi da genitori a figli non di modico valore nel caso di eventuale causa in cui il donatario viene citato da chi impugna la donazione e sostiene sia nulla per vizio di forma. Nel caso di donazioni di modico valore, non serve, invece, come detto l’atto notarile né tantomeno la presenza di testimoni per il trasferimento di soldi da genitori a figli.
E dal trasferimento di soldi da genitori a figli di modico valore o non di modico valore dipende il pagamento dell’imposta sulle donazioni. Quando si ricevono soldi o altri beni da genitori o altri parenti, se la somma di soldi o altri beni risulta di cosiddetto modico valore, cioè di valore non elevato in riferimento a chi fa la donazione, non è necessario né recarsi da un notaio, come detto, né pagare alcuna imposta.
Se, invece, il trasferimento di soldi da genitori a figli non è di modico valore ma di valore elevato, non solo bisogna fare apposito atto notarile ma è anche obbligatorio pagare l’apposita imposta prevista, che cambia a seconda delle persone tra cui il trasferimento di soldi avviene.
Per esempio, se il trasferimento di soldi tra genitori e figlio è prevista un'aliquota del 4% di pagamento per l’imposta sul valore del bene donato su una franchigia fino a un milione di euro, stessa aliquota che vale per coniuge e genitori.
Per donazioni di soldi a fratelli e sorelle l’aliquota è del 6% del valore del bene donato su una franchigia di 100mila euro, mentre è del 6% ma senza alcuna franchigia per altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al terzo grado, l’imposta sulla donazione. Se, infine, il trasferimento di denaro avviene nei confronti di un portatore di handicap grave, la franchigia da applicare sale a 1.500mila euro.
Un’altra importante e recente sentenza relativa al trasferimento di soldi da genitori a figli è quella della Corte d'Appello di Bologna, che ha chiarito come la revoca di donazione di soldi anche da genitori a figli per ingratitudine può avvenire solo in presenza di un pregiudizio grave al patrimonio del donante.
Per la Corte di Appello, perchè sussista la revoca di una donazione di soldi da genitori a figli per ingratitudine deve esserci un danno qualificato e deve trattarsi di un pregiudizio grave relativo alla situazione economica del donante, da un lato, e dolosamente arrecato, dall’altro.