Quali sono le recenti nuove sentenze su abusi edilizi e relativi condoni e sanatorie che interessano proprietari e non solo
Quali sono le nuove importanti sentenze su veri responsabili abusi edilizi, pagamento multe, sanatorie e demolizione? Gli abusi edilizi in Italia continuano ad essere perpetrati nonostante novità e controlli sempre più capillari. Quello dell’abusivismo edilizio è, infatti, un fenomeno che continua ad essere particolarmente diffuso nel nostro Paese. Vediamo quali sono le ultime novità in tema di abusi edilizi.
Secondo una nuova sentenza del Consiglio di Stato, infatti, l’efficacia di un ordine di demolizione emesso vale sempre e comunque anche in presenza di un certificato di agibilità ed eventuale compromissione delle strutture autorizzate.
La sentenza del Consiglio di Stato è arrivata per una disputa tra un Comune e un privato in cui il Comune, tardivamente, aveva emesso un’ordinanza di demolizione di alcuni locali abusivi realizzati senza permesso di costruire ma che, prima dell’ordinanza, erano risultati agibili. Il Consiglio di Stato ha confermato la validità dell’ordine di demolizione derivante da abuso edilizio.
Un’altra recente sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito che il condono di un abuso edilizio non è riconosciuto quando al verificarsi dell’abuso sussiste un vincolo anteriore, assenza o difformità di un titolo abilitativo prescritto e la costruzione risulta in contrasto con gli strumenti urbanistici
Secondo la sentenza del Consiglio di Stato, si può non approvare il condono di un abuso edilizio quando lo stesso abuso riguarda costruzioni per cui non è possibile avere la sanatoria perché si tratta di opere realizzate in un’area dove sussistono vincoli ambientali e paesaggistici o in difformità del titolo abilitativo edilizio e non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.
Secondo le leggi in vigore, si può avere il condono di un abuso edilizio per opere realizzate abusivamente in aree sottoposte a specifici vincoli, per esempio vincolo paesaggistico e ambientale, solo se:
Recenti sente riguardano anche le responsabilità di abusi edilizi e dovuti pagamenti di multe: la prima interessante nuova sentenza 2023 sulle responsabilità degli abusi edilizi chiarisce che nelle ipotesi di abuso edilizio è illegittima la sanzione e la multa nei confronti del proprietario non responsabile dell’abuso.
Secondo tale novità, il proprietario incolpevole non può essere responsabile e destinatario di multe e sanzioni per abusi edilizi, pur se responsabile di vigilare sempre sui lavori che si effettuano, e si tratta di nuova sentenza richiama un'altra recente sentenza della Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione, in tema di responsabilità di abusi edilizi, ha, infatti, già affermato cha il proprietario incolpevole non risponde penalmente degli abusi commessi ma è soggetto a provvedimenti sanzionatori da parte del Comune di competenza. Risponde, invece, penalmente di costruzioni abusive a solo se direttamente realizzate da lui come costruttore dell’opera.
Un’altra nuova sentenza del Consiglio di Stato ha deciso che un abuso edilizio non sanabile all’epoca in cui è stato realizzato non può mai essere oggetto di sanatoria secondo quanto previsto dal Testo Unico Edilizia. In particolare, secondo il Consiglio di Stato, se si effettuano interventi senza titolo che generano un nuove sentenze abuso edilizio, modificando anche in parte un immobile rispetto a quello preesistente, con grandi modifiche dell’impostazione progettuale originaria dell’immobile, non si tratta di lavori di solo risanamento conservativo ma per cui è possibile chiedere una sanatoria.
Secondo il Consiglio di Stato, la sanatoria di un abuso edilizio può essere fatta solo a condizione che l’intervento sia conforme alla disciplina vigente al momento in cui esso è stato realizzato ma anche a quella vigente al momento della presentazione della domanda. Per la sanatoria è necessario avere dunque la doppia conformità, senza la quale non si può procedere alla sanatoria edilizia.