Cosa cambia per chi stipula contratti di comodato d’uso di casa sia per adempimenti che per benefici fiscali: ecco cosa prevedono le ultime novità
Quali sono nuove regole e adempimenti per il comodato d'uso casa con leggi aggiornate 2023 in vigore? Il comodato d’uso è una tipologia di contratto che permette ad un soggetto, definito comodante, di dare una terza persona, detta comodatario, un bene, che può essere una casa o un terreno, un’auto o altri beni, per un periodo di tempo che può essere indeterminato o determinato.
Nel caso di comodato d’uso di un bene a tempo determinato, trascorso il periodo di tempo stabilito per il comodato d’uso, scatta l’obbligo di restituzione del bene. Il contratto di comodato d’uso di una casa o altri beni si usa soprattutto quando un genitore ha una seconda casa da dare ad un figlio, o quando si vuol concedere la seconda casa in uso ad altri parenti o amici. Vediamo di seguito quali sono le ultime novità relative al comodato d’uso.
Non sarà, dunque, più necessario recarsi presso gli uffici territoriali delle Entrate, presso il quale era obbligatorio registrare il contratto stipulato e la richiesta di registrazione del contratto potrà essere trasmessa dallo stesso cittadino che ha stipulato il contratto o da un intermediario.
Per la stesura di un contratto di comodato d’uso gratuito di un immobile che risulti valido bisogna inserire informazioni essenziali per non incorrere in errori e riportare, precisamente:
Infine, bisogna riportare luogo e data e le firme di comodante e comodatario. Una volta redatto, il contratto di comodato d’uso gratuito di casa o altro immobile, deve essere registrato entro 20 giorni dalla data di stipula esclusivamente all’Agenzia delle Entrate, ora possibile anche direttamente online, presentando o allegando i seguenti documenti:
L’Agenzia delle Entrate ha, infatti, chiarito che chi ha una casa in comodato d’uso gratuito può usufruire del bonus ristrutturazioni a condizione, però, che il contratto di comodato risulti regolarmente registrato al momento dell’avvio dei lavori di ristrutturazione e che il comodatario sostenga effettivamente le relative spese, allegandovi apposita documentazione.
Inoltre, per usufruire del bonus ristrutturazioni al 50%, il comodatario deve avere il consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario in forma scritta, possibile da acquisire anche successivamente all’inizio dei lavori ma formalizzato entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi in cui si richiede il bonus.