Nuove regole e tasse su case in 3 nuovi decreti su affitti, abusi edilizi e testo unico edilizia

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuove regole e tasse su case in 3 nuovi

Cosa potrebbe cambiare per le regole edilizie in Italia con nuovi decreti su affitti e condoni edilizi e revisione del Testo Unico sull’Edilizia

Quali sono le nuove regole e tasse su case in arrivo con due nuovi decreti su condono abusi edilizi e affitti e in testo unico edilizia? Tra nuovi decreti, revisioni e modifiche delle norme vigenti e nuove semplificazioni edilizie, si va verso novità che potrebbero cambiare particolarmente le regole in vigore per costruzioni e sanatorie di abusi edilizi. Diverse sono, infatti, le novità al vaglio del governo in tal senso. Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio. 

  • Nuove regole e tasse per case in affitto con decreto apposito 
  • Nuovo condono edilizio in decreto dedicato 
  • Novità per case con revisione Testo Unico Edilizia 

Nuove regole e tasse per case in affitto con decreto apposito 

Si lavora alla definizione di novità per affitti di casa che potrebbe arrivare nella prossima riforma del Fisco se fatta a settembre come si dice, o in un decreto ad hoc se invece la riforma del Fisco ufficiale dovesse slittare.

Secondo le anticipazioni, le misure che potrebbero rientrare nel nuovo decreto affitti dovrebbero interessare regole e tasse sulle case in affitto, soprattutto per quanto riguarda modalità di contratti per affitti brevi e possibile estensione della cedolare secca.

Il governo Meloni punta, infatti, a regolarizzare gli affitti brevi, che permettono di affittare case per un periodo massimo di 30 giorni e senza obbligo di registrazione dei relativi contratti, con nuove strette, come proposto dalla ministra del Turismo, Daniela Santanchè, soprattutto per chi gestisce decine di appartamenti tramite definizione di nuove regole a livello nazionale.

Tra le nuove regole per gli affitti brevi potrebbero esserci la decisione di un minimo di notti per affittare case, la compilazione obbligatoria di un registro per chi ospita, nuove misure di tutela per le famiglie numerose che scelgono una casa piuttosto che un albergo, ma anche nuovi incentivi per gli affitti brevi nei piccoli borghi di Italia dove non sono presenti strutture alberghiere.

Il nuovo Decreto Affitti dovrebbe, inoltre, rendere obbligatorio il Codice Identificativo Nazionale (Cin) contro la frammentazione della normativa regionale rispetto esistente, sarà obbligatorio anche per le Ota (online travel agency, le agenzie turistiche online) prevedendo contestualmente sanzioni per tutti i soggetti che non lo rispettano.

Passando al capitolo tasse, il nuovo Decreto affitti potrebbe prevedere miglioramenti e ampliamento della cedolare secca sugli immobili, per esempio estensione dei limiti attuali previsti o ulteriori immobili per cui si potrà optare per il regime della cedolare secca. 

Nuovo condono edilizio in decreto dedicato 

In discussione al governo anche la definizione di un nuovo condono edilizio: si tratta di una novità che, stando a quanto riportano le ultime notizie, potrebbe rientrare tra le altre novità del nuovo Testo Unico sull’Edilizia o anche essere approvato con nuovo decreto apposito.

Il nuovo condono edilizio che il governo starebbe studiando varrebbe però solo nel caso di ‘piccoli’ abusi edilizi e difformità e, nello specifico, nei seguenti casi:

  • se le opere sono state realizzate in assenza di un titolo edilizio ma nel rispetto di prescrizioni urbanistiche;
  • se le costruzioni risalgono a prima della imposizione del vincolo;
  • se i lavori realizzati hanno danni limitati come conseguenze;
  • se si tratta di opere minori che non riguardano aumento di superficie;
  • se si tratta di costruzioni con concessioni da parte della Autorità.

Novità per case con revisione Testo Unico Edilizia 

Accanto ai due nuovi decreti ad hoc che dovrebbero interessare nuovo condono per abusi edilizi e nuove regole e tasse per affitti di casa, si attende una revisione del Testo Unico sull’Edilizia che, stando alle anticipazioni, dovrebbe soprattutto interessare procedure e semplificazioni per l’esecuzione di lavori edilizi in casa, con eventuali revisioni e cancellazioni di permessi e autorizzazioni per snellire le procedure.

Si pensa in particolare a:

  • cancellare la Comunicazione di inizio lavoro, per rendere le procedure edilizie più snelle;
  • sostituire con segnalazione certificata di inizio di attività l’obbligo di richiesta del permesso di costruire;
  • sostituire la parte con le autorizzazioni preliminari alla segnalazione certificata di inizio attività e alla comunicazione dell'inizio dei lavori con ‘Segnalazione di inizio attività a effetto differito’;
  • definire ulteriori tolleranze costruttive;
  • rivedere la definizione degli interventi edilizi con particolare attenzione alla manutenzione straordinaria, al frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari e alla ristrutturazione edilizia;
  • abrogare la disciplina sull'annullamento del permesso di costruire da parte della Regione.