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Come cambiano tasse e regole su conti correnti dal prossimo anno: cosa è già stato approvato e ulteriori modifiche al vaglio per elezioni
Quali sono le nuove regole e tasse su conto corrente già ufficiali al via nel 2023 e modifiche possibili? Diverse sono state le novità introdotte quest’anno su uso di soldi contanti e carte di credito e nuove regole già ufficiali di preparano a debuttare il prossimo anno. Vediamo quali sono.
Nuove regole su tasse e conti correnti ufficiali già al via quest’anno riguardano soprattutto i nuovi obblighi e adempimenti messi a punto dall’Agenzia delle Entrate tra comunicazioni al Fisco obbligatorie su dati su conti correnti e rapporti finanziari, definizione e calcolo della giacenza media annua, segnalazione obbligatorie sulle transazioni anche per investimenti in criptovalute, novità definite per migliorare qualità e trasparenza delle comunicazioni dei dati all’Anagrafe Tributaria da parte degli operatori finanziari ed evitare l’evasione.
A partire dal primo gennaio 2023, cambia la definizione del termine di giacenza media annua dei conti correnti, intesa come importo medio delle somme a credito del cliente in un determinato periodo ragguagliato ad un anno.
Ciò significa che il calcolo della giacenza media annua si ottiene dividendo la somma delle sole giacenze attive giornaliere (intese come saldi giornalieri per valuta) per 365, indipendentemente dal numero di giorni in cui il deposito/conto è rimasto aperto.
Modifiche su conti correnti già ufficiali al via riguardano anche i maggiori controlli possibili da parte dell'Agenzia delle Entrate sui conti correnti previsti anche dal Garante della Privacy come strumento di maggior contrasto all’evasione fiscale. In riferimento ai maggiori controlli sui conti correnti, i nuovi strumenti di controllo sono redditometro, risparmiometro e superanagrafe e i controlli sui conti correnti possono essere effettuati da Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza su lavoratori dipendenti, ma anche su disoccupati e lavoratori autonomi con Partita Iva.
Stando a quanto stabilito dalle ultime notizie, i nuovi strumenti di controllo sui conti correnti e anche altri rapporti finanziaria permettono di individuare con precisione eventuali ammanchi e procedere con controlli ulteriori nel caso di anomalie superiori al 20%. E’, infatti, in questi casi che scattano poi gli accertamenti fiscali nei confronti dei contribuenti per cui emergono forti incongruenze.
Novità sono state già previste anche per il calendario delle comunicazioni obbligatorie, per cui dal 2023:
Stando a quanto riportano le ultime notizie, se le prossime elezioni del 25 settembre saranno vinte dal centrodestra, tra le modifiche possibili potrebbero esserci novità nella gestione di soldi contanti con aumenti delle soglie di uso di contante, mentre se le prossime elezioni saranno vinte dal centrosinistra, le modifiche potrebbero riguardare le tasse, che potrebbero essere maggiori su conti correnti ma soprattutto sui conto titoli e sulle plusvalenze finanziarie.
Partendo dalle modifiche all’uso del contante, se quest’anno è stabilito il limite al pagamento in contanti di 2mila euro ed è stato posticipato al primo gennaio 2023 la riduzione a mille euro del limite di uso e trasferimento di contante fra soggetti diversi, per cui fino al 31 dicembre 2022 resterà fissato a 2mila euro, se il centrodestra dovesse vincere le elezioni, allora il limite all’uso del contante non sarà abbassato a mille euro e forse sarà aumentato ancora di 2mila euro attuali.
Al tempo stesso, il centrodestra punta a ridurre i costi delle carte di credito. Il Movimento 5 Stelle rilancia, invece, sul ritorno al cashback cancellato dal governo Draghi, con la nuova proposta di accreditare i soldi derivanti dalle detrazioni direttamente sul conto corrente man mano che avvengono.