Quali sono in casi in cui scattano sanatorie in automatico per abusi di verande e tettoie su terrazze e balconi: cosa prevedono leggi in vigore e chiarimenti
Quali sono le nuove sanatorie in automatico per abusi edilizi verande, pergolati, terrazza, balconi approvate al via ora? Il reato di abuso edilizio è molto diffuso nel nostro Paese per estinguerlo si deve (quando possibile) ricorrere alla sanatoria dell’abuso e scongiurare l’ordine di demolizione.
E’, infatti, necessario richiedere la doppia conformità dell’opera alla disciplina urbanistica vigente al momento della realizzazione e a quella attuale contestuale alla presentazione della domanda di sanatoria. Ci sono, però, anche casi in cui scattano sanatorie automatiche per abusi edilizi, ma solo a determinate condizioni. Vediamo quando si verificano.
Stando, infatti, a quanto recentemente approvato, i casi specifici in cui scattano sanatorie automatiche per abusi edilizi anche per verande o pergolati realizzati su terrazze e balconi sono i seguenti:
Il nuovo decreto semplificazioni approvato permette, infatti, di sanare in automatico l’abuso quando il mancato rispetto dell'altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta avviene entro il limite del 2% delle misure previste nel titolo abilitativo, aggiungendo a tale fattispecie anche ogni altro parametro delle singole unità immobiliari.
Se, per esempio, si realizza una veranda, un pergolato o una tettoia su una terrazza o balcone di casa per cui era obbligatorio avere il permesso di costruire e non è stato richiesto ma la differenza stato di fatto e progetto rientra nel limite del 2%, allora sussiste la tolleranza e la sanatoria per l’abuso edilizio scatta automaticamente.
Precisiamo, però, che la tolleranza per un abuso edilizio vale solo ed esclusivamente per piccole difformità edilizie e che, secondo quanto stabilito dal Tar di Venezia, la percentuale deve essere calcolata sull’intero fabbricato e non rispetto ai singoli elementi.