Un nuovo aumento della tassazione su eredità e successione ancora imposto da nuova legge Ue: cosa prevede e per chi accanto a obblighi già imposti
Quali sono le nuove tasse su eredità e successione, ulteriore obbligo legge Ue in arrivo dopo ristrutturazione case? L’Europa punta a introdurre una nuova tassa su eredità e successione, o meglio, ad aumentare l’imposta già in vigore su eredità e successione e si tratta di un aumento che servirebbe a garantire maggiori entrare a fronte di contestuali riduzioni di ogni tipo. Vediamo allora quali sono le nuove tasse su eredità e successione che l’Ue vuole introdurre.
Questo è il presupposto su cui l’Ue ha fondato il nuovo obbligo di tassazione su eredità e donazioni.
Stando a quanto emerso da recentissimi dati, in Italia si passerà da 35,66 milioni di lavoratori dell'anno pre Covid (2019) a circa 27,375 milioni di lavoratori nel 2070, si tratta di ben 8,285 milioni di lavoratori in meno, con una contestuale la spesa pubblica italiana che, come già chiarito dall’Inps, aumenterà entro il 2045 raggiungendo un +1,9% per le pensioni, +1,12% per la spesa sanitaria e +0,74% per assistere gli anziani.
Secondo gli esperti del Centro Studi Fiscal Focus, l'invecchiamento della popolazione in Europa rappresenta una sfida per i sistemi pensionistici e la capacità di finanziamento del welfare state, poiché il gettito fiscale sul lavoro diminuisce, per cui serve aumentare la tassazione di successione come fonte alternativa di gettito.
Oggi in Italia successione o eredità a parenti in linea diretta, cioè figli o genitori, prevedono una tassazione con un'aliquota del 4% oltre un milione di euro, mentre in altri Paesi Ue le aliquote sono quasi tutte più alte e scattano a franchigie più basse, la maggior parte a 500mila euro. Ciò significa chiaramente che un aumento della tassazione su eredità e successione sarebbe in grado di portare nelle casse statali molti milioni di euro in più rispetto a quanto attualmente calcolato, andando a bilanciare le perdite che inizieranno ad accumularsi nei prossimi anni.
E’ stato nel frattempo già approvato il nuovo obbligo Ue per la ristrutturazione green di case: si tratta di una novità che punta a rendere più efficienti le case ‘più vecchie’ e inquinanti di classe energetica F o anche G in molti casi e che dovrà essere eseguita in diversi passaggi.
Gli step previsti dalla nuova direttiva europea sulla ristrutturazione di casa obbligatoria sono, infatti, i seguenti:
Gli unici immobili che esonerati dal nuovo obbligo di ristrutturazione di casa sono: